
Adolfo Urso, ministro della Produzione Industriale e Made in Italy
Milano – Il Governo dice “sì” all’aumento delle licenze per i tassisti milanesi. "Ho osservato con molta attenzione quello che sta accadendo a Milano e Roma e aspetto dai sindaci delle città di sapere se ritengano siano necessari interventi su scala nazionale rispetto alle competenze che i Comuni hanno in merito di licenze", ha premesso ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Che poi ha aggiunto ai microfoni di La7: "Milano, intanto, penso possa dare mille licenze in più". Frasi che sanno di ampia apertura di credito nei confronti di Palazzo Marino. Frasi che acquistano ancor più importanza politica perché pronunciate da un esponente di spicco di Fratelli d’Italia, partito storicamente vicino alla categoria delle auto bianche.
Frasi che si aggiungono a quelle pronunciate non più tardi di una decina di giorni fa dalla collega di partito e di Governo Daniela Santanché, titolare del Turismo: "Insieme all’assessore dei Trasporti della Regione Lombardia, incontreremo tutte le sigle dei tassisti, perché non è più possibile che un turista, quando arriva a Milano, alla stazione o all’aeroporto, debba fare decine di metri di coda. Ed è lo stesso a Roma, a Firenze o a Napoli. Non possiamo più dare questo disagio. Ci sono diverse idee allo studio, bisogna superare le barriere ideologiche quando si parla di turismo".
Dichiarazioni che sembrano far pensare che stavolta l’aumento delle licenze all’ombra della Madonnina andrà in porto, a vent’anni esatti dall’ultima iniezione di autorizzazioni (288 sulle 500 inizialmente richieste) strappata dall’allora primo cittadino Gabriele Albertini. Nei giorni scorsi, è arrivata l’accelerazione di Palazzo Marino: prima il sindaco Giuseppe Sala e poi l’assessora alla Mobilità Arianna Censi hanno annunciato che a breve verrà inoltrata alla Regione una richiesta per mille nuove licenze taxi.
Al tavolo, i sindacati di categoria si sono detti contrari, chiedendo all’amministrazione di mettere in campo prima una serie di correttivi per incrementare il numero di auto bianche in circolazione: dal potenziamento delle collaborazioni familiari alle doppie guide, fino al turno libero dalle 18 di venerdì alla notte di domenica.
La delegazione comunale ha replicato con numeri che fotografavano un problema strutturale, risalente all’epoca pre Covid: secondo i dati, nelle notti del weekend, la percentuale di chiamate inevase non scende mai sotto il 40%. Tradotto: un utente che chiama per prenotare una corsa ha solo sei possibilità su dieci di veder arrivare un taxi. La rivisitazione dei turni, concordata in commissione di monitoraggio, non ha risolto la situazione; e lo scarso numero di domande per nuove collaborazioni familiari non ha di certo aiutato. Così Palazzo Marino ha deciso di rompere gli indugi e di richiedere mille nuove licenze. Poi toccherà alla Regione valutare l’istanza, anche in base alle esigenze del singolo territorio, ed eventualmente dare il via libera all’emissione di licenze. Qualche tassista, a microfoni spenti, ha già fissato un’asticella massima da non superare: nuove autorizzazioni pari al 6% dell’attuale parco macchine. Vale a dire circa 300 in più rispetto a oggi.