“Milano medaglia d’oro degli stupri”, la provocazione neofascista sui muri della città

Affissi nella notte una serie di striscioni in vari quartieri. Memoria Antifascista: “I gruppi che si ispirano al Ventennio andrebbero sciolti e invece hanno una sede in un palazzo Aler”

Uno degli striscioni apparsi nella notte a Milano

Uno degli striscioni apparsi nella notte a Milano

Milano – “Milano città medaglia d'oro degli stupri”: è quanto scritto su vari striscioni che sono stati affissi dal gruppo neofascista Movimento Nazionale-Rete dei Patrioti in varie zone della città nella notte. Il gruppo ha poi rivendicato l’azione sui social.

La rivendicazione

“La Milano del sindaco Sala, l'ormai famigerata Gotham city italiana - scrivono dal gruppo di estrema destra - ha ottenuto un primato, degno delle ‘medaglie d'oro’ generate dalla guerra civile e dalla violenza partigiana. La medaglia d'oro degli stupri, delle violenze sulle donne, uniti al più alto numero di reati, sono il traguardo che segnano una Milano che ‘da bere’ è diventata ‘da stuprare’”.

La risposta antifascista

All’azione e alle parole del Movimento Nazionale-Rete dei Patrioti ha risposto il gruppo Memoria Antifascista: “Continuano le provocazioni dei gruppi neofascisti a Milano – dice Memoria Antifascista su Facebook –  con una serie di striscioni con la frase "Milano città medaglia d'oro degli stupri". Il riferimento è alla medaglia d'oro della Resistenza che la città ha ottenuto con il sangue di tante partigiane e partigiani morti per la libertà durante la Resistenza. Chiediamo ancora una volta lo scioglimento dei gruppi neofascisti e in particolare alle istituzioni come mai ancora sia concesso alla Rete dei Patrioti di avere una sede in via Palmieri in uno stabile Aler. Soffiare sul fuoco del razzismo e della paura non può essere una finalità sociale per avere una sede a prezzi ridicoli di proprietà pubblica”.

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