Milano, sciopero dei tassisti il 3 giugno: "Siamo abbandonati"

Motori spenti dalle 8 alle 22

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Motori spenti dalle 8 alle 22. I tassisti milanesi si fermeranno il 3 giugno per protestare contro "l’abbandono della categoria" da parte delle istituzioni. L’iniziativa, comunicata ieri alla Commissione di garanzia sugli scioperi, è stata lanciata dalle sigle Satam, Tam, Unione Artigiani, Fit Cisl, Unica Cgil, Uritaxi Milano, Confcooperative Lombardia, Ctm Malpensa e Confartigianato, e riguarderà le auto bianche del bacino aeroportuale lombardo, cioè quello che comprende i territori degli scali di Linate, Malpensa e Orio al Serio. "La manifestazione - si legge nel documento - si propone di sollecitare l’intervento della Regione Lombardia a sostegno economico del settore trasporto pubblico non di linea, visto il Titolo V della Costituzione e così come previsto dalla legge regionale Lombardia numero 6 del 2012". Le richieste sono quelle già espresse a più riprese negli ultimi tre mesi, durante i quali i conducenti hanno dovuto fronteggiare una crisi senza precedenti: aiuti finanziari immediati, sgravi fiscali e adeguate indicazioni dal punto di vista sanitario. Richieste che, a detta dei rappresentanti di categoria, sono state completamente ignorate sia da Palazzo Lombardia che dal Comune. Due giorni fa, l’assessore regionale alla Mobilità Claudia Terzi ha chiarito che "al momento i margini dal punto di vista economico sono ridotti o nulli, se la loro unica richiesta è quella di compensare le perdite del settore con fondi regionali". E ancora: "Servirebbe, per i tassisti come per tante altre categorie in affanno, un intervento su larga scala del Governo. Perché Regione fa già il massimo mettendo in campo bandi per supportare imprese e lavoratori autonomi".

Il 3 giugno è in programma anche un’analoga manifestazione nazionale da parte dei noleggiatori con conducenti, che a Milano si ritroveranno in presidio in piazza Duca d’Aosta, davanti al Pirellone. La contemporaneità delle due mobilitazioni potrebbe dar vita a una semi inedita collaborazione tra tassisti e Ncc, categorie che storicamente non si amano e che in passato si sono scontrate duramente su argomenti come Uber e legge di settore: "Insieme in piazza? Perché no - lascia la porta aperta Claudio Severgnini del Tam -. Del resto, abbiamo le stesse istanze e in ballo c’è il medesimo obiettivo: la sopravvivenza". "Se arriverà una proposta dai tassisti, la valuteremo con attenzione", chiarisce Francesco Artusa, presidente onorario della Fai-trasporto persone. Solo due giorni fa, la base dei conducenti, slegata da sigle, aveva fatto sentire la sua voce con una manifestazione spontanea partita da Linate e conclusa sotto Palazzo Lombardia. Molti di loro potrebbero ritrovarsi domattina in piazza XXV Aprile per partecipare a un flash mob con altre categorie.

Nicola Palma

 

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