MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, la quercia di Montale vive: un privato adotta il tronco

Dopo il crollo dell’ottobre 2019, quel che resta della pianta sarà conservato. Sì al progetto per renderlo un luogo di attrazione e svelarne l’età esatta.

di Massimiliano Mingoia

Il crollo risale al 23 ottobre del 2019, ma il tronco rimasto non sarà rimosso, anzi, è stato appena adottato dalla giornalista e scrittrice Maria Vittoria Pastacaldi. Parliamo della quercia rossa all’interno dei giardini Montanelli di via Palestro, la quercia tanto amata dal poeta Eugenio Montale, che usava sedersi all’ombra dell’albero monumentale quando era a Milano.

Aveva circa 200 anni di vita, la “Quercus rubra’’, la quercia rossa del Nord America ribattezzata con il cognome dell’autore di “Ossi di seppia’’, quando si è schiantata al suolo, in un giorno di pioggia incessante, nove mesi fa, dopo una lunga malattia provocati dai parassiti. Gli ambientalisti milanesi ne hanno subito pianto il crollo, l’importanza dell’albero per la biodiversità dell’area era stata sottolineata dalla co-portavoce dei Verdi e vicepresidente e assessore del Municipio 1 Elena Grandi.

Da allora a oggi qualcosa è cambiato. Perché la Pastacaldi ha chiesto e ottenuto dal Comune di sottoscrivere un contratto di collaborazione tecnica per "adottare" il tronco della quercia Montale. L’accordo, valido fino al 31 dicembre 2021, prevede di "conservare costantemente il tronco della quercia rossa nelle migliori condizioni e con la massima diligenza provvedendo alla vegetazione presente intorno al tronco (esclusa la manutenzione della staccionata) e alla bacheca informativa"; di "realizzare il testo che dovrà essere esposto (previa visione Uffici Area Verde) nella bacheca informativa presente nei pressi del tronco"; di "effettuare l’elaborazione delle analisi dendrocronologia di una rondella di un ramo della pianta incaricando un agronomo", per stabilire l’esatta età dell’albero al momento del crollo.

Non solo. Nel contratto sottoscritto con l’amministrazione comunale, la Pastacaldi si impegna ad avviare una ricerca sugli accadimenti storici relativi al periodo della quercia, eventualmente anche letterari e musicali, prendendo spunto dalla frequentazione della pianta da parte di Montale, come risulta da varie testimonianze. Un sintesi della ricerca sarà posizionata in un pannello davanti al tronco.

Nel frattempo l’Università Statale di Milano sta effettuando uno studio sullo stoccaggio del carbonio delle piante dei Giardini Montanelli. Anche la quercia di Montale sarà oggetto dello studio dell’Ateneo per effettuare un riconoscimento dei carpofori dei funghi presenti e un’analisi di una fase del ciclo del carbonio.