
"Siamo lontani, ma il pensiero è sempre qui. E Hanna tornerà a casa con noi". È impressionante la somiglianza...
"Siamo lontani, ma il pensiero è sempre qui. E Hanna tornerà a casa con noi". È impressionante la somiglianza di Tatiana Herasimchyk (foto) con la sorella Hanna, ritratta di profilo sulla foto della lapide. Bionda, i lineamenti fini, un abito chiaro al ginocchio, Tatiana parla in spagnolo, la voce rotta a tratti dal pianto. Hanna era la sorella minore e lontana, "l’ultima volta l’avevo vista a Valencia, era venuta a trovarmi". I contatti soprattutto telefonici. La situazione critica della coppia spesso oggetto di conversazione fra sorelle: "Mi diceva ‘discutiamo, discutiamo sempre’". Quell’orribile 13 giugno. "Fu ‘lui’ a telefonarmi per dirmi che era morta. Parlò di un malore, del cuore. Poi, nel tempo, avevamo capito che qualche cosa non andava". Al telefono Konrad Marek Daniec "non sembrava così addolorato. Diceva che si comportava così perché ‘doveva essere forte’". M.A.