Ha deciso di privarsi di uno dei cimeli più importanti della sua carriera agonistica per contribuire alla lotta contro il Covid 19. Giulia Ghiretti, campionessa paralimpica di nuoto e studentessa 26enne di Ingegneria Biomedica del Politecnico di Milano, ha messo all’asta (benefica) sul sito Charitystars.com costume, cuffia e occhialini con cui nel 2016, alle Paraolimpiadi di Rio, si era aggiudicata l’argento nei 100 metri rana.
Il suo obiettivo? Raccogliere i fondi per consentire alla Croce Gialla di Parma, città di cui è originaria, l’acquisto di un nuovo mezzo di soccorso.
Per la cronaca ad aggiudicarsi i memorabilia è stato il misterioso benefattore "Farinerie" che ha vinto la concorrenza staccando un assegno di 3.400 euro. Così si è portato a casa l’intero set da gara, incluso il costume di marca Arena che è un pezzo unico non solo perché è stato personalizzato con la bandiera tricolore ma in quanto "è stato indossato esclusivamente in quella competizione" rivela Giulia.
L’atleta ha un palmarès ricchissimo (fra i tanti il bronzo sempre a Rio nei 50 metri farfalla, l’oro nei 100 metri rana ai Mondiali a Città del Messico; nei 50 farfalla in vasca corta è detentrice di un record mondiale). Quest’estate avrebbe dovuto partecipare alla Paraolimpiadi di Tokio che si sarebbero dovute tenere in Giappone, dal 24 luglio al 9 agosto: tutto saltato per colpa del maledetto coronavirus.
Dopo il decreto del 9 marzo, pur essendo un’atleta di rilevanza nazionale, le piscine sono state chiuse anche per lei. "Da qualche giorno qualche impianto ha riaperto ma non a Parma, dove mi trovo adesso. Spero che gli allenamenti riprendano al più presto". Giulia non è delusa per lo slittamento di un anno dei Giochi Paraolimpici. "Se si fossero tenuti quest’estate chi si è potuto allenare in maniera continuativa avrebbe avuto un vantaggio competitivo su altri atleti che hanno dovuto smettere di nuotare per forza maggiore. Adesso ho un anno di tempo per prepararmi a dovere".
A.L.