
Leonardo il nuovo treno della metropolitana di Milano
Milano, 10 maggio 2017 – Nato a Pistoia. «Smembrato» a Monza. Rinato a Milano nel «maggio odoroso». Il cielo ha acceso un bel sole per dare il benvenuto ieri alle prime due carrozze del “Leonardo”. A mezzogiorno, al deposito Atm di San Donato, caricato su un tir, ha varcato la soglia la prima carrozza di un treno di nuova generazione della Hitachi Rail - costato 7 milioni e 200mila euro - che entrerà in funzione a settembre sulla linea verde, aggiungendosi ai dieci già in circolazione sulla M2 da fine 2015.
La consegna del nuovo convoglio è avvenuta sei mesi in anticipo. Il viaggio delle sei carrozze passeggeri è stato pieno di insidie. Il convoglio è partito lunedì tutto intero, alle 17.48, dalla stazione toscana, dopo essere uscito dallo stabilimento dell’ex Ansaldo Breda. Trainato da una motrice, ha viaggiato sulle sue ruote del tir di notte e ci ha messo 14 ore per giungere a Monza, dovendo limitare la sua velocità a massimo 50 km/h. Alle 8 del mattino ha fatto capolino al terzo binario della città brianzola, per ripartire poco dopo alla volta dello scalo merci. Qui gli operai di Hitachi hanno dovuto staccare la prima delle carrozze e trasferirla sull’autocarro a rimorchio ribassato.
L’operazione di trasbordo richiede precisione chirurgica: basta una manovra sbagliata di qualche centimetro e il mezzo si può inclinare, sbattendo a terra. Tutto è andato liscio e con un trasporto eccezionale il carico è giunto a San Donato Milanese alle 12. Le manovre di rilascio hanno impegnato il personale per un’ora. Alle 14,30 è giunto il secondo camion rimorchio, con la seconda carrozza. I tecnici hanno stabilito fra le due i collegamenti meccanici ed elettrici. Tra oggi e domani arriveranno le ultime 4 «casse».
Il convoglio verrà finalmente ricomposto e trasferito entro 15 giorni a Famagosta per gli ultimi collaudi - centinaia ne sono già stati fatti a Pistoia - per il sistema radio e di segnalamento. Leonardo è stato battezzato con il nome del più celebre genio rinascimentale perché unisce l’estetica ad avanzate soluzioni di ingegneria. All’esterno è rivestito da una livrea verde luccicante e ha un muso «antropomorfico»: i fari luminosi frontali sembrano due occhietti. L’interno, studiato da uno studio di design, prevede il bianco alle pareti per suscitare senso di vastità, giallo per i sedili e celeste per i pavimenti per scongiurare l’effetto «monacale». Il treno è più silenzioso rispetto ai vecchi convogli, climatizzato e a prova di vandali. Le scritte sulle pareti sono lavabili grazie a una speciale pellicola. C’è anche un assorbitore di energia in fibra di carbonio nel caso - «impossibile», assicurano gli uomini di Atm – di scontro fra treni. Presto arriveranno altri 14 di questi gioielli. Atm ha investito 109 milioni di euro per svecchiare il parco mezzi sostituendo i treni più obsoleti della verde (alcuni anni ’70). La M2 è la linea cresciuta di più: 89 milioni di passeggeri nel 2005, 115 nel 2015. Lo stesso livello di viaggiatori della linea rossa.