EZIO MARRA*
Cronaca

Metropoli e nuove opportunità

Ezio

Marra*

Siamo nel tempo del non più e del non ancora. Per comune fortuna il tempo del lockdown è passato ma non è passato quello dell’emergenza. Una delle città più colpite dall’emergenza covid è stata Milano. Fino a dieci anni orsono Milano era una città incerta per gli effetti della crisi. Con l’Expo Milano ha ritrovato la sua vocazione come città attraente e dinamica. Poi con il lockdown risente profondamente, forse più di altre città, della crisi epidemica e dei suoi risvolti economico sociali. Per riattivare Milano, per rilanciarla occorre pensare più in grande e uscire, per così dire, da Milano-Milano verso una Milano più grande e meno densa. In questa ottica diventa centrale, anche se non esclusivo, il tema della Città-Metropolitana per migliorare e rilanciare superando la crisi in atto. Le città post-covid sono in fase di rapido mutamento e di ridefinizione dei propri confini. Nel caso di Milano CM le unioni di comuni stentano a decollare: sono attive cinque unioni a cui partecipano sedici comuni (fonte: Osservatorio Urban@it) su un totale di oltre 130 comuni che fanno parte della CM di Milano.

Ma la Città Metropolitana non deve occuparsi solo delle sinergie con e tra i comuni ma deve fare molto di più: deve, nello spirito del comma 2, relazionarsi con le grandi città metropolitane europee e attirare sul territorio nuove aziende e nuove opportunità economiche di sviluppo. Deve in altre parole attrezzarsi meglio per consolidare la vocazione internazionale di Milano metropoli per riprendere il cammino bruscamente interrotto. *Professore senior

di Sociologia Urbana Università di Milano-Bicocca