
I soccorsi dopo la brusca frenata in metropolitana
Milano, 27 novembre 2019 - Brusca franata di un convoglio della metropolitana rossa, alla fermata di Bisceglie. È avvenuto pochi minuti dopo le 16.30: il macchinista ha effettuato una frenata che ha causato contusioni in undici persone e tanto spavento. Sul posto sono intervenute sei ambulanze e un’automedica inviate dalla centrale operativa del 112. In una nota, Atm ha spiegato la causa di quanto accaduto: "Il treno era fermo in galleria e in procinto di entrare nella stazione di Bisceglie che è capolinea. L'area del capolinea non era disponibile per consentire la manovra di inversione del treno precedente. L'operatore centrale ha quindi interrotto troppo bruscamente l'ingresso del treno in arrivo".
La Procura di Milano, anche su segnalazione dell'Atm (Azienda trasporti milanesi) si sta comunque occupando di oltre una decina di brusche frenate avvenute nella metropolitana milanese. Gli episodi più gravi accaddero il 4, il 9 e l'11 marzo scorso: complessivamente rimasero lievemente ferite 16 persone. In quel periodo i sistemi di controllo di Atm avevano continuato a registrare improvvise decelerazioni - circa una a settimana - poi segnalate al consulente dei pm Maura Ripamonti e Mauro Clerici che con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano coordinano l'indagine con l'ipotesi di rischio di disastro colposo. Il 4 marzo lungo linea 2 attorno alle otto del mattino all'altezza della stazione Loreto rimasero feriti cinque viaggiatori. Cinque giorni dopo, il 9 marzo, il secondo episodio sulla linea 1 all'altezza della banchina di Cadorna, in direzione di Sesto Primo Maggio il convoglio si è arrestato bruscamente e alcuni passeggeri hanno perso l'equilibrio. Le persone coinvolte, nove in tutto tra cui due bambini, avevano riportato contusioni. La terza frenata brusca è dell'11 di marzo e riguarda ancora la linea 2: il convoglio si è bloccato alla fermata di Cassina dè Pecchi, nell'hinterland della città, e i contusi sono stati due.