Metro 4: infiltrazioni d’acqua, via vai di tir e polemica

inviato l’ingresso della talpa nella stazione Solari: serve un guscio di calcestruzzo per proteggerla dalla falda. Da qui le colonne di camion

Le betoniere

Le betoniere

Milano, 19 luglio 2020 - Un via vai di camion betoniera ha allertato quanti risiedono nei dintorni del cantiere per la realizzazione della stazione Solari della Metropolitana 4. Iniziato venerdì e intensificatosi ieri, il flusso di mezzi pesanti si interromperà oggi e riprenderà domani e dopodomani. All’interno del cantiere si è infatti resa necessaria la costruzione di due gusci in calcestruzzo che proteggano dalle infiltrazioni d’acqua di falda la talpa meccanica che ha fin qui scavato le gallerie lungo le quali correranno i treni della futura linea Blu e l’altra ancora impegnata nello scavo.

Una delle due attualmente si trova proprio in corrispondenza del cantiere e deve sfondare il diaframma, ovvero la parete che separa il tunnel scavato fin qui dalla stazione vera e propria. Lo sfondamento era stato previsto per mercoledì ma l’operazione è stata sospesa e rimandata proprio a causa delle infiltrazioni. Da qui la soluzione cautelativa: la talpa lavorerà all’interno del guscio di calcestruzzo in fase di realizzazione. Possibile che tale guscio possa essere pronto per martedì, come detto. Ma è anche possibile che lo sfondamento del diaframma debba slittare a fine agosto o alla prima settimana di settembre, «quando – spiegano Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità, e Fabio Terragni, presidente di M4 Spa – in corrispondenza del cantiere Solari arriverà anche la seconda talpa per lo scavo delle gallerie». Si vedrà nei prossimi giorni. «In ogni caso dalla realizzazione dei gusci non deriveranno ritardi del cronoprogramma» dice Terragni. 

A proposito della data di fine lavori resta quindi valido quanto riportato su queste pagine nelle scorse settimane: attualmente si viaggia sui 2-3 mesi di ritardo (rispetto alla scadenza di fine luglio 2023), provocati soprattutto dal lockdown scattato durante l’emergenza Coronavirus. «Dopo l’estate faremo un punto e avremo indicazioni più precise» fa sapere Granelli.

Nel frattempo, però, Orietta Colacicco, portavoce del “Comitato M4 Foppa Dezza Solari“ e coordinatrice Mobilità di Piattaforma Milano, un’associazione legata ai partiti del centrodestra milanese, va all’attacco con una lunga nota. «Nella notte fra venerdì e sabato e fino alle 11 abbiamo assistito a decine di betoniere avanti e indietro per le strade del quartiere che portano al cantiere. Soltanto nel pomeriggio di oggi (ieri per chi legge ndr), M4 ha pubblicato una nota per spiegare i motivi di questo via vai ma i cittadini vanno avvisati prima, non dopo che il problema si è posto.

E questi ritardi o l’assenza di comunicazione sono una costante. Senza parlare del tema del cronoprogramma: già ora si può parlare di chiusura lavori a fine 2023. Se va bene. I tempi, quindi, si allungano ancora, con coda di ulteriori timori di crepe, vibrazioni o peggio. Arriveremo alla fine? Certo – prosegue la nota –, ma bisogna accelerare, oltre ai danni materiali, M4 ha prodotto una crisi nera ai commercianti, sparsi o coperti dalle cesate, che purtroppo si è sommata alla crisi del Covid. E la famosa soluzione dei tavolini qui non ha funzionato, creando addirittura una sgradevole concorrenza fra esercizi che ne hanno potuto beneficiare e quelli che ne sono stati privati». 

Ancora aperta, a proposito di trasporto pubblico locale, la questione della proroga degli abbonamenti annuali e mensili di Atm a titolo di compensazione per i mesi in cui, sempre a causa del lockdown, non è stato possibile viaggiare su autobus, tram e metropolitane. Il Comune sta aspettando che il decreto del Governo che stanzia fondi straordinari (ma non sufficienti) per sostenere il comparto del trasporto pubblico locale termini defintivamente il suo iter autorizzativo. A quel punto ci sarà un incontro con la Regione Lombardia e Trenord per omologare le modalità di rimborso. Lo schema, però, è definito: gli abbonamenti annuali Atm che a marzo 2020 erano ancora validi saranno prorogati di due mesi, mentre i mensili saranno prorogati di un mese, ma l’abbonato potrà scegliere quale mese avere gratis.

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