
Metrò, il prolungamento dei sospiri "Ora si utilizzino i fondi del Pnrr"
di Laura Lana
I soldi mancanti per il prolungamento della metropolitana? Si cerchino tra gli avanzi dei finanziamenti passati. Resta in stallo la partita della linea rossa, in cerca di un nuovo operatore per completare i lavori e di nuovi fondi per l’adeguamento dei prezzi che ha moltiplicato, ancora una volta, i costi di un’opera iniziata nel luglio del 2011. "La risposta che ci ha dato il Governo non ci soddisfa – confessa Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica e alla Mobilità –. Il ministero dice che le risorse si devono verificare con la legge obiettivo del 2007, con cui era stata finanziata l’opera". Si deve raschiare il barile degli stanziamenti passati, insomma. "Si vuole verificare se ci sono residui, ma sinceramente mi sembra strano che siano rimasti 55 milioni di euro. Perché è di questa cifra che stiamo parlando", commenta Lamiranda. La proposta alternativa dei Comuni coinvolti resta quella già ipotizzata nelle scorse settimane: finanziare il prolungamento della linea 1 con i fondi del Pnrr oppure farlo rientrare nelle opere strategiche delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. "Soprattutto quest’ultima strada consentirebbe anche di accorciare i tempi, perché si eliminerebbe la procedura della gara d’appalto".
Oltre ai 55 milioni da trovare, resta sempre il nodo cinisellese: le opere che una delle proprietà dell’area ex Auchan avrebbe dovuto realizzare e che, a oggi, non sono state eseguite, bloccando di fatto il cantiere pubblico e portando l’ultima società incaricata, la De Sanctis, a risolvere il contratto di appalto nei mesi scorsi. "Con la Regione a settembre si proverà a mettere ordine amministrativo su quella partita e a capire se tecnicamente si può fare una cabina di regia. Il privato avrebbe potuto e dovuto avviare i lavori da mesi, anni, e non ci sono motivazioni valide per questa mancanza: carichi e capacità massime erano già stati previsti per le strutture". Il futuro capolinea di Bettola della linea rossa mette in difficoltà anche la lilla che proprio lì ha previsto un’intersezione. "Su questo snodo non si torna più indietro. MM ci ha detto che sarebbe anche pronta ad andare prima a gara per iniziare da Bignami, ma poi ci sarebbe sempre il problema una volta arrivati a Bettola". Critica anche l’opzione di usare le fideiussioni del privato: il rischio è di esaurire gli oneri di urbanizzazione e scassinare l’accordo di programma col Comune di Cinisello – di cui MM non fa parte – che da quell’operatore deve avere opere fondamentali, come la nuova piazza Gramsci.