MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Mercato Wagner: al bar colazioni, pranzi ed eventi. “In vista anche due aperture serali”

Federica Bidoli gestisce “Elleesse“ al mercato comunale di Wagner, punto di riferimento per la socialità. Tra le specialità taglieri di salumi e gastronomia. Spalancherà le porte pure a cena, ogni giovedì e venerdì

Federica Bidoli con il compagno Stefano Lettieri fondatore di Elleesse (Foto Salmoirago)

Federica Bidoli con il compagno Stefano Lettieri fondatore di Elleesse (Foto Salmoirago)

MILANO – La filosofia del bar “Elleesse” è racchiusa negli adesivi e nei biglietti da visita distribuiti: “Diet is a crime”. La dieta è un crimine. E non potrebbe essere altrimenti, in un posto in cui ai tavolini vengono serviti taglieri di salumi e formaggi e piatti di gastronomia; mentre ci si siede con alle spalle scaffali pieni di prodotti in arrivo da più regioni d’Italia, da comprare per prolungare la degustazione fino a casa. “La cultura del cibo non si prende pause” dice Federica Bidoli, la titolare e anima del bar, luogo di socialità per eccellenza, che nel mercato comunale coperto di Wagner – il più antico della città, nato nel 1929 – rappresenta anche “la chiusura di un cerchio”, continua Bidoli.

Sì, perché di fronte c’è l’attività di vendita di formaggi e salumi gestita dal compagno Stefano Lettieri (il nome “Elleesse“ richiama le sue iniziali) affiancato dal figlio Simone. Ed è tutto “un circolo”, perché al bar è possibile consumare i prodotti della stessa insegna. “Le persone qui arrivano già a gustare la colazione, prima di fare la spesa. Si prendono un momento per sé”. Poi, i tavolini diventano un punto di riferimento per la pausa pranzo, per la merenda e l’aperitivo. “E abbiamo in mente di allargarci proponendo aperture serali per la cena, il giovedì e il venerdì sera solo da Elleesse”, annuncia la titolare. Mentre ogni sabato programma eventi con ospiti: “Abbiamo avuto ad esempio il “maestro di lama“ Benedetto Colantuono, fuoriclasse nel taglio del prosciutto”.

E quali sono le specialità che è possibile degustare? “A me piace la fantasia”, in più è figlia d’arte, perché i genitori hanno sempre gestito gastronomie. “Tra i piatti forti, una candela di burro accesa su un letto di acciughe del Mar Cantabrico e pane tostato”. Oppure “il formaggio Chèvre servito caldo, con fichi caramellati”.

“Il bar – commenta – è sinonimo di convivialità. E noi vogliamo che questa esperienza continui anche dopo, dando la possibilità al cliente di portarsi a casa dei prodotti ricercati, che selezioniamo con cura”. Ad esempio i biscotti di produzione artigianale in arrivo dalla Toscana, la pasta di Alba, i cracker ai cereali di Altamura, così come i taralli. “Da Andria invece ci riforniamo di pomodori e olive. Dalla Calabria prendiamo il succo di bergamotto e di melograno. Cerchiamo le eccellenze italiane”. La soddisfazione più grande “è vedere che al nostro banco si avvicinano persone di ogni età. Anche ragazzi giovani, che si appassionano al cibo ricercato. Questo ci fa capire che siamo sulla strada giusta”.