GIULIA BONEZZI
Cronaca

Irregolarità in cucina, chiusa la mensa del Policlinico

Decisione dell’ospedale dopo controlli di Nas e Ats

STOP Il Policlinico da lunedì sera ha chiuso la mensa principale

Milano, 26 settembre 2018 - Al Policlinico la cucina è chiusa: dalla cena di lunedì sera, e almeno fino al pranzo di oggi, i pasti serviti a dipendenti e pazienti dalla mensa centrale della cittadella della salute arrivano, ben sigillati, da fuori. L’ospedale ha deciso lo stop «in via preventiva» della mensa – una delle tre che ogni giorno provvedono in tutto a circa 3.200 pasti per i lavoratori e i degenti, gestite dalla medesima azienda – dopo che i Nas prima, e i tecnici dell’Ats poi, hanno riscontrato una serie d’irregolarità nella cucina gestita dalla ditta Serist all’interno del Policlinico. Per permettere, spiegano dalla direzione strategica dell’Irccs, alla società di ristorazione cui il servizio è appaltato «la messa in regola dei locali adibiti alla preparazione» del cibo.

Tuttoè iniziato la settimana scorsa, con un’ispezione dei carabinieri del Nas, che hanno riscontrato nella cucina irregolarità di natura strutturale e igienico-sanitaria. Le violazioni hanno fatto scattare sanzioni e l’invito a mettersi in regola nel giro di 48 ore; non erano così gravi, però, da imporre di chiudere la mensa. Non si trattava insomma di «escrementi di topo» né dell’«uso alimentare di insetti, larve e derivati proteici simili», come si domanda (nel secondo caso ironicamente) il dirigente dell’Usb Sanità Riccardo Germani in un comunicato diramato per denunciare «la chiusura della mensa aziendale e delle cucine del Policlinico di Milano effettuata ieri sera dopo sembrerebbe una ispezione dei Nas». In realtà la mensa è stata chiusa dopo un’altra ispezione voluta proprio dall’ospedale, che ricevuta la notifica della visita dei carabinieri, a 48 ore dalla loro partenza ha chiamato i tecnici dell’Ats per verificare che le cucine fossero state messe effettivamente in regola. E riscontrando che non era così, fanno sapere dal Policlinico, è scattata la decisione: chiusura immediata dei locali con sanzione e intimazione all’appaltatore di eliminare le irregolarità (oggi i tecnici torneranno a controllare). Nel frattempo, l’ospedale ha imposto alla Serist di far arrivare da cucine esterne e consegnare preconfezionati, rispettivamente, i pasti destinati a quella parte dei 900 ricoverati e dei 700 dipendenti che si serve ogni giorno dalla mensa principale, a spese extra della società. L’appalto, peraltro, scadrà tra meno di tre mesi.

l sindacalista Germani – che parla dell’«ennesimo fatto di malasanità dovuto alle esternalizzazioni di servizi pubblici» – chiede «la reinternalizzazione dei servizi come garanzia di qualità» indicando «la data del 20 ottobre per costruire una manifestazione a Roma per le nazionalizzazioni». Dal Policlinico, ospedale pubblico, spiegano che il servizio mensa è appaltato a ditte esterne da almeno una ventina d’anni.