ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Mazze e passamontagna Gang della notte, due arresti

Furti nei bar, tabaccherie e sale slot: sette gli affiliati, cinque sono in fuga. Nell’alloggio a Milano merce per mezzo milione di euro: 39 reati contestati

di Roberta Rampini

Flessibile a batteria, mazze e bastoni di legno. Passamontagna e sciarpe per nascondere il volto. Auto rubate su cui applicavano delle targhe anch’esse rubate. Veri e propri professionisti: la notte agivano, di mattina dormivano e nel pomeriggio facevano i sopralluoghi con macchine rubate che poi abbandonavano nei parcheggi di Milano. Niente era lasciato al caso e questo consentiva loro di agire in pochi minuti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. In un bar di Cornaredo avevano letteralmente arrotolato e sradicato la saracinesca, sfondato con calci il vetro, una volta all’interno erano andati dritti senza esitazione verso una slot machine con gettoniera. Fuori ad attendere c’era sempre un complice che faceva da palo e da autista. Caricata la refurtiva si allontanavano. Un modus operandi collaudato, come si vede nelle immagini delle telecamere dei negozi svaligiati, "dimostrando particolare spregiudicatezza ed esperienza criminale nello specifico settore, ricorrendo ad accurati escamotage per eludere le tradizionali attività investigative della Polizia Giudiziaria".

Un’organizzazione criminale specializzata in furti in bar, tabaccherie e sale slot, che aveva come base un appartamento in via Imbonati a Milano. Qui vivevano e dormivano di giorno. E qui nascondevano la merce rubata, il cui valore si aggira intorno al mezzo milione di euro, prima di piazzarla sul mercato milanese con l’aiuto di un complice. Quello che non riuscivano a vendere qui in Italia lo mandavano in Romania dove i familiari monetizzavano la refurtiva. Trentanove i reati contestati, 14 furti in bar tabacchi e sale slot, 16 furti di targhe applicate alle auto usate per i furti e 9 furti di furgoni e macchine ai sette romeni, dai 20 ai 43 anni, destinatari dell’ordine di custodia cautelare emesso dal gip Luca Milani del tribunale di Milano ed eseguito dai carabinieri della compagnia di Corsico e dai colleghi della stazione di Cornaredo. Solo due sono finiti in manette nel carcere di San Vittore, gli altri cinque irreperibili perché sono rientrati in Romania qualche mese fa quando la banda, nel frattempo, aveva smesso di delinquere. Furti e rapine sono stati commessi tra novembre 2021 e la prima metà di gennaio 2022 nelle province di Milano, Novara, Verbania, Bergamo e Monza Brianza. Le indagini sono iniziate a febbraio dopo l’ennesimo furto a Cornaredo. Ieri mattina i carabinieri sono riusciti a catturare solo due dei sette componenti della banda, cinque di loro hanno lasciato appunto l’Italia già alcuni mesi fa, trovando rifugio proprio in Romania. Le indagini sono scattate il 4 novembre 2021 dopo il primo furto a Cornaredo: con un martello avevano sfondato la porta vetrata d’ingresso di un bar, poi avevano rubato via gratta e vinci e contanti. Nelle settimane successive, come ricostruito dall’inchiesta coordinate dal tenente colonnello Domenico La Padula, con lo stesso un modus operandi avevano fatto razzia in due bar, nell’oratorio e nelle sedi di due società sportive. Una volta dentro portavano via tutto ciò che poteva essere rivenduto o utilizzato, dai Gratta e Vinci alle stecche di sigarette, dalle macchinette del caffè e le slot machine.