MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Darsena, le regole prendono il largo. Maxi-piattaforma ridotta a due anni

Accordo dopo 15 sedute di Consiglio, "si" alla delibera sul porto

Approvata la delibera sul porto (Newpress)

Milano, 18 maggio 2017 – Il regolamento portuale sulla Darsena esce finalmente dalle secche della polemica politica e prende il largo dopo un accordo tra maggioranza e opposizione. Ci sono volute 15 sedute, ma ieri pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato la delibera con 25 voti favorevoli, nove contrari e un astenuto. In aula c’era anche il sindaco Giuseppe Sala. Il via libera è arrivato dopo un confronto di un paio d’ore, fuori dall’aula, tra l’assessore al Demanio Roberto Tasca, la vicesindaco Anna Scavuzzo e i capigruppo Filippo Barberis (Pd), Alessandro Morelli (Lega) e Gianluca Comazzi (FI).

Al centro della trattativa c’era la maxi-piattaforma galleggiante sulla Darsena osteggiata fin dall’inizio dal centrodestra, ma anche dalla lista Sala. Ieri la Giunta ha accettato di ridurre il periodo di sperimentazione della piattaforma da tre a due anni e si è impegnata a non accordare nuove concessione di piattaforme su Darsena e Navigli. Non solo. L’opposizione ha ottenuto che al Comitato interassessorile sulla gestione degli eventi in Darsena possano partecipare anche i presidenti dei Municipi, che i Comitati di quartiere siano maggiormente coinvolti nelle scelte e che in Darsena ci sia un costante presidio della Polizia locale, soprattutto nei weekend in funzione di contrasto al commercio abusivo.

Un altro punto dell’intesa riguarda l’emissione da parte della Giunta di ordinanze contro lo spaccio di droga e la vendita abusiva di alcolici fino a eventuali revoche delle manifestazioni che creino inquinamento ambientale. L’opposizione ha portato a casa pure il divieto di utilizzare schermi luminosi in Darsena e l’impegno a rispettare alla lettera la sentenza del Consiglio di Stato che impone al Comune di smantellare i barconi attraccati sui Navigli. Ecco sintetizzati tutti i punti dell’accordo, ma dopo il voto sulla delibera la polemica sui tempi di approvazione del nuovo regolamento non si placa.

L’assessore Tasca usa termini soft: «Il risultato finale rispetta quelli che erano gli obiettivi della delibera. Abbiamo accolto il contributo delle minoranze. Probabilmente avremmo potuto sintetizzare il tutto con qualche seduta in meno. Ma sono soddisfatto». Il capogruppo del Pd Filippo Barberis, intanto, sottolinea: «Manteniamo l’impegno di approvare la delibera entro oggi (ieri, ndr), chiudendo una vicenda che è durata troppo. Siamo aperti a discutere su tutto, ma non accettiamo la palude». Elisabetta Strada (lista Sala) rilancia la proposta di «modificare il regolamento del Consiglio perché questa modalità di lavoro è assurda e non vicina ai cittadini». L’OPPOSIZIONE di centrodestra la pensa diversamente. Il lumbard Morelli rivendica la linea ostruzionistica del Carroccio: «Abbiamo inchiodato il Pd per mesi per portare in Consiglio comunale la voce dei comitati dei cittadini. Obiettivo raggiunto: più sicurezza, più decoro e riduzione del periodo di sperimentazione della maxi-piattaforma». L’azzurro Comazzi rincara la dose: «Grazie alla dura opposizione di FI siamo riusciti a evitare che la Darsena diventasse un baraccone permanente senza controllo». massimiliano.mingoia@ilgiorno.net