
di Monica Autunno
Commissioni insediate e orari fatti, stamattina si parte: al via i colloqui in tutti gli istituti superiori della Martesana. Per il secondo anno un esame “diverso”: un’ora di colloquio orale con partenza da un elaborato e nel rispetto dei dettami ministeriali. "Lo scorso anno fu in un clima di incertezza e tensione – dicono i dirigenti didattici –. Quest’anno siamo rodati". Sono undici in tutto le classi quinte pronte al debutto davanti ai commissari al liceo scientifico Giordano Bruno, 7 nella storica sede di Melzo, 4 nella sede staccata di Cassano d’Adda. "Tutto è in linea di massima messo a punto – spiega la dirigente scolastica Anna Negri –, stiamo dando un ultimo sguardo agli orari". Elemento di “complicazione” "alcuni presidenti, i soli esterni, a cavallo di più commissioni. Un po’ di disagio organizzativo lo provoca. Con ogni probabilità il calendario dei colloqui subirà un lieve prolungamento, sul mese di luglio".
È la circolare ministeriale a dettare le modalità dei colloqui, che prendono il volo da un elaborato prodotto dagli studenti e si estendono, per indirizzo e istituto, su prove interdisciplinari e sintesi di esperienze di alternanza scuola lavoro. "Non c’è una eccessiva tensione, sebbene siano sempre esami – aggiunge la dirigente –. Molto meno, in ogni caso, di quanto fu l’anno scorso. Speriamo sia il passaggio verso un nuovo anno all’insegna di ciò che è mancato nei mesi scorsi, la sicurezza del percorso". Da Melzo e Cassano a Gorgonzola, e al maxi polo tecnico scientifico di via Adda, Argentia e Marconi. Sei classi e tre commissioni d’esame all’Istituto Argentia, "partiamo, e si procederà con 5 colloqui a giornata – dice lo storico dirigente dell’Argentia Bruno Belletti –. Un centinaio i maturandi e abbiamo avuto tre non ammessi. Un tasso basso, ma quest’anno ci sono stati". Il Covid ha limato ovunque le esperienze esterne di alternanza scuola lavoro. "Gli studenti hanno partecipato a momenti formativi il sabato. Per i ragazzi dell’indirizzo Cat, ex geometri, un progetto realizzato con il Politecnico di Milano".
Il secondo esame diverso per i maturandi, ma sempre in un clima di protocolli e attenzione. Al rispetto delle regole di sicurezza, dei protocolli su distanziamenti e utilizzo dei dispositivi richiamano circolari e avvisi. Così all’Istituto Bellisario di Inzago il preside Gustavo Matassa in una comunicazione dei giorni scorsi: "Il direttore dei servizi generali provvederà all’organizzazione degli spazi e delle attività in modo conforme al protocollo di sicurezza, da trasmettere a tutti i componenti esterni degli Esami di Stato. Tutti sono tenuti a rispettare le norme".