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Matteo Barone travolto e ucciso in via Porpora a Milano, presidio di protesta: “La sua morte non sia solo un numero”

Un’iniziativa degli attivisti di ‘Città delle persone’ che da anni denunciano il traffico insostenibile e propongono interventi concreti: “Faremo richieste precise sia al Comune sia al governo”

Matteo Barone, 25 anni, ha perso la vita per le ferite dopo essere stato investito da un'auto in via Porpora. Secondo i testimoni, il ragazzo stava attraversando sulle strisce pedonali

Matteo Barone, 25 anni, ha perso la vita per le ferite dopo essere stato investito da un'auto in via Porpora. Secondo i testimoni, il ragazzo stava attraversando sulle strisce pedonali

Milano, 9 settembre 2025 – Matteo Barone aveva 25 anni ed è stato travolto e ucciso mentre attraversava la strada in via Porpora a Milano da un'auto guidata da Giusto Chiacchio, poliziotto 26enne libero dal servizio, risultato poi positivo all'alcol-test.

Proprio per quanto accaduto, gli attivisti di 'Città delle persone' hanno convocato per domani sera, 10 settembre, alle 19.30 un presidio sul luogo della tragedia, all'angolo tra via Ingegnoli e via Porpora: vogliono dire “basta morti in strada”.

“Da anni il Comitato Verde Porpora denuncia il traffico insostenibile su questa via e propone interventi concreti: marciapiedi larghi, piste ciclabili protette, attraversamenti sicuri, alberature. A queste denunce ha fatto seguito un lavoro approfondito, portato avanti da un gruppo di architetti residenti nella zona, che ha elaborato progetti realistici e fattibili, pensati a partire dai bisogni reali del quartiere”, fa sapere la comunità di attivisti per la sicurezza stradale, denunciando che alle richieste del comitato di quartiere “il Comune di Milano ha risposto con un intervento minimo nel 2022, che ha interessato solo la zona attorno alla scuola Quintino di Vona. Un gesto simbolico, che non ha affrontato le criticità strutturali della via. Il resto di via Porpora è rimasto come era: pericoloso, ostile, dominato dalle auto”.

Da qui la decisione di convocare un presidio di protesta dopo la morte di Matteo Barone, che - viene riferito - è la 259esima persona a piedi investita e uccisa in Italia dall'inizio dell'anno, secondo i dati del portale sulla sicurezza stradale Asaps. “Scendiamo in strada per dire basta. Perché non possiamo accettare che la morte di Matteo Barone diventi solo un numero: l'ennesima morte prevista e tollerata da un modello di città che continua a privilegiare lo spazio per un numero spropositato di automobili private rispetto alla vita delle persone”.

Per gli attivisti episodi come quelli di sabato “non sono tragiche fatalità o 'incidenti', ma il risultato di inazione o addirittura scelte politiche che mettono la promozione della velocità davanti alla sicurezza”. Durante il presidio - viene anticipato - “faremo richieste precise sia al Comune di Milano, rispetto al ridisegno delle strade, sia al governo, rispetto al Nuovo Codice della Strada'”. La manifestazione “sarà non violenta e aperta a tutte e tutti, anche ai bambini e alle bambine, perché è soprattutto per loro che 'Città delle persone' si impegna per una città più vivibile, giusta, sicura”.