Milano, 11 dicembre 2023 – Si è svolta oggi lunedì 11 dicembre nel campus milanese dell’Università Cattolica la presentazione della nuova stagione di Masterchef che partirà su Sky giovedì 14 dicembre. A raccontare le novità del cooking show più famoso d’Italia c’erano i tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.
Nuovi talenti
L’appuntamento alla Cattolica è stata anche l’occasione per ascoltare i racconti – tra cucina, tv e social – dei tre chef più famosi della televisione. “MasterChef – ha detto Bruno Barbieri – mi ha dato la possibilità di scoprire talenti e negli anni ho cercato di alzare l’asticella nel giudicare i concorrenti che sono cambiati nel tempo perché oggi le persone sanno cos’è la cucina”.
L’allenamento di Cannavacciuolo
“Per me MasterChef è un allenamento, poi vado in cucina a fare la partita”, ha aggiunto Antonino Cannavacciuolo, sottolineando la valenza culturale del programma che ha sempre valorizzato la tradizione del cibo e l’eccellenza dei prodotti italiani.
La cucina è cambiata
A parlare del mestiere dello chef è stato poi Giorgio Locatelli che ha evidenziato come “l’esposizione mediatica che la cucina ha ricevuto negli ultimi anni ha cambiato il nostro lavoro. Oggi cucinare è diventato un mestiere”. Ma insieme al lavoro c’è anche la storia delle persone che cucinano, la sincerità con cui si presentano e la creatività che esprimono, e tutto questo è chiamato in causa nel momento in cui gli chef giudicano, insieme naturalmente al prodotto e alla sua presentazione.
Social e cibo
MasterChef è cresciuto negli anni grazie anche ai social che lo hanno reso famoso nel mondo. Fotografare e postare i piatti particolari nei ristoranti è ormai una consuetudine e, come ha detto Barbieri, “per sapere cosa succedeva dall’altra parte del mondo un tempo si doveva prendere un aereo, oggi si sa tutto attraverso i social”. Anche se, ha aggiunto Cannavacciuolo, “è vero che i social fanno conoscere tutto in fretta ma lo fanno anche sparire in fretta. Quello che crei oggi domani è già vecchio e su questo bisogna riflettere”. Certo è che, come ha sottolineato Locatelli, “l’impatto di tv e social sono fondamentali perché hanno fatto diventare il nostro mestiere una professione che racconta il nostro cibo fatto di storia e società. Oggi il cibo è alla portata di tutti mentre prima era inaccessibile ed elitario. L’atto del mangiare ci mette tutti sullo stesso piano e mi piace pensare che le cucine nel mondo siano inclusive”.
Il master della Cattolica
Durante l’appuntamento sono anche stati consegnati i diplomi agli studenti del Master Fare Tv dell’ateneo. Un unico momento speciale per due eventi collegati da diverse ragioni. “Innanzitutto, MasterChef è ormai definitivamente un oggetto di studio come prodotto televisivo – ha dichiarato Massimo Scaglioni, direttore del Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi (Ce.R.T.A.) dell’ateneo – Infatti, il format originario, creato in Gran Bretagna da Franc Roddam, è nato nel 1990, e nel mondo sono state prodotte più di 500 edizioni dal reboot nel 2005, in 70 versioni locali (3 delle quali si aggiungeranno proprio nel 2024), con oltre 300 milioni di spettatori nel mondo e più di 10mila episodi in onda. Il programma ha una lunga storia anche nel nostro Paese dove, con la nuova edizione, festeggerà i suoi 300 episodi della versione italiana”.