Coronavirus, quando le mascherine diventano opera d’arte

Angela Florio si è ispirata a Venezia per i piccoli gioielli da indossare: "Il mio è un mondo in continua evoluzione con il rinnovarsi della vita"

Angela Florio dell’atelier DecorAzione

Angela Florio dell’atelier DecorAzione

Milano, 6 luglio 2020 - E’ scoppiato il boom delle mascherine anti Covid- 19. Angela Florio, titolare dell’atelier DecorAzione, ha nel sangue la matrice ancestrale veneziana trasmessale dalla madre, e ha reinventato piccole maschere che baute non sono ma ne hanno tutta l’aria. Progettate durante il lockdown e prodotte con la collaborazione di Nat Mos Lab della stilista Natascia Moscato, sono in cotone lavabile foderato, realizzate con tessuti dai disegni ispirati al ‘700 veneziano.

Di sicuro effetto pur nella loro sobrietà, danno a chi le indossa un tocco personale di squisita eleganza. Hanno pure la bustina assortita. Bene per un regalino. Il tutto 20 euro. Angela Florio, bella signora bionda, milanese di vita e di lavoro (l’atelier è in un palazzo di via santa Maria Fulcorina, nel cuore della vecchia Milano), ha a lungo studiato per raggiungere le sue eccellenze artistiche. Ma nel suo dna sta Venezia con tutto il fascino dell’Oriente. Ed è una luce dorata soffusa che emana da ciò che Angela crea.

Come definirebbe il suo lavoro? "Decorazione di interni, design, moda. Che comprende anche carta da parati, tessuti, oggetti decorativi. E’ un mondo in evoluzione continua". Intende il rinnovarsi dell’ ispirazione? "Anche. Ma soprattutto il rinnovarsi della vita, degli ambienti. Quando ho aperto lo studio qui, le Cinque Vie minacciavano di diventare un souk, con negozietti “tutto a 1 euro”. E invece qui Qui abbiamo fatto una serrata e siamo riusciti nell’intento:santa Marta, san Maurilio ospitano adesso vetrine che espongono articoli d’arte/artigianato made in Italy di alta qualità". La sua specialità è la progettazione e la realizzazione di sistemi modulari per la decorazione. "Io lavoro su miei sistemi modulari che poi trasferisco in quarta dimensione, cioè quella dello spazio/tempo, in ogni campo di applicazione artistica".

Muri, soffitti, mobili, si trasformano sotto il tocco sapiente di Angela Florio. Usa carta, legno tagliato a laser con applicazione di carte marmorizzate, plexiglass dipinto a mano. Stoffe particolari. Come un tessuto di 30 anni fa, perfezionato tecnicamente in anni recenti e che racchiude fili di fibra ottica. Lei ne fa rivestimenti, palette ornamentali, decori esclusivi, abiti, arazzi, quadro-libri, ritratti la cui immagine si avverte in un gioco surreale di luci e ombre. Di Angela Florio è anche la decorazione del soffitto del Teatro Gerolamo: 50 metri quadrati pitturati in falso rilievo a effetto trompe l’oeil. "L’abbiamo realizzato a quattro mani in 16 giorni. E’ stata davvero un’impresa".  

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