
Operatori Areu e polizia locale soccorrono la donna (Fasani); nel riquadro, Maricela Rivas Hernandez
Milano, 9 aprile 2025 – L’incidente in strada. I tentativi di rianimazione sul marciapiedi. La corsa in ospedale. Ma Maricela Rivas Hernandez era in condizioni disperate ed è morta appena arrivata al Niguarda. Aveva 29 anni. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati dopo essere finita contro una cabina elettrica, sbalzata dalla moto che l’ha travolta ieri alle 8.20 sulla corsia riservata all’angolo tra via Bazzi e viale Toscana, vicino alla fermata della 90-91, a due passi dalla Bocconi e dalla sede di Pane Quotidiano.
È caduto anche l’uomo alla guida della due ruote, un ventottenne italiano, poi accompagnato in codice giallo al Policlinico. Il traffico si è paralizzato. Immediato l’arrivo dei soccorsi, poi il trasporto in ospedale mentre il Nucleo Radiomobile della polizia locale diretto dal comandante Gianluca Mirabelli cominciava i rilievi, andati avanti per ore. Maricela Riva Hernandez era già in arresto cardiocircolatorio e per lei non c’è stato nulla da fare. Inutile la corsa contro il tempo al Niguarda.
L’incidente
La dinamica è ancora in fase di accertamento ma, stando alle prime informazioni, la ragazza avrebbe attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali subito dopo l’incrocio con via Bazzi in direzione di piazzale Lodi. In quel momento stava arrivando una Ducati Hypermotard, che proveniva da viale Tibaldi e si stava immettendo in viale Toscana, lungo il rettilineo.
Il conducente ha raccontato alla polizia locale di aver visto la ragazza attraversare all’improvviso e di aver inchiodato, senza riuscire però a evitare l’impatto e cadendo a sua volta dopo una scivolata di alcune decine di metri, mentre la ventinovenne è andata a schiantarsi contro la cabina elettrica vicino alla pensilina, sbalzata con violenza dalla due ruote. Un racconto ancora da verificare. Da accertare anche quale sia il punto esatto dell’impatto e la velocità del mezzo.
Il pm ha disposto il sequestro della moto e la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La vittima
Di origine boliviana, con cittadinanza salvadoregna, Maricela Riva Hernandez abitava a Milano da tempo e avrebbe compiuto 30 anni il prossimo 9 novembre. “Si dava da fare come badante, era piena di energia, di voglia di vivere. Amava Milano”, racconta chi la conosceva. Su una social street (pagina Facebook) di quartiere, un anno e mezzo fa, scriveva appunto di essere in cerca di un lavoro “come badante, assistenza anziani e servizio di pulizia. Ho esperienza e documenti in regola – specificava – e sono in Italia da 10 anni”.
Sui suoi profili social pubblicava foto di paesaggi e di momenti felici trascorsi con il fidanzato. Due mesi fa aveva postato una foto di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, sua conterranea uccisa dal compagno, il cui corpo è stato ripescato nell’Adda domenica 2 marzo. “Che il tuo sorriso – si legge – non smetta mai di brillare”. Accanto alla foto un fiocco nero in segno di lutto.
Lo stesso simbolo che ora viene pubblicato per lei da parenti e amici. “Riposa in pace”, il post di una sua cugina. “Che dispiacere, Mary! Condoglianze alla famiglia”, le parole di un’amica. Tanti, i messaggi di cordoglio sotto il post pubblicato dalla pagina Facebook “Comunidad de Salvadoreños en Italia“.