
Mariano Di Vaio
Milano, 5 gennaio 2018 - «Meglio acquistare uno o due capi iconici che ti durino nel tempo anziché più acquisti, spesso inutili, dettati dal forte desiderio di fare shopping». Prima regola d’oro del top influencer Mariano Di Vaio: perché anche i saldi vanno fatti con stile.
Consigli per i suoi 10 milioni di follower?
«Saldi o meno, consiglio sempre di fare degli ottimi investimenti. Meglio comprare bene nel tempo per poi ritrovarsi un bell’armadio anziché ottenere capi che poi finiscono nel cassetto dopo una sola stagione. I saldi sono un’ottima occasione per gli acquisti ma vanno utilizzati al meglio».
Preferisce internet o le boutique per gli acquisti?
«La mia era è quella del mondo digital e non a caso anni fa ho deciso di lanciare il mio e-commerce “Nohow”. Prediligo acquisti veloci e dinamici, quindi, attraverso internet. Questo anche perché, viaggiando molto, trovo che sia dinamico e coinvolgente; spesso faccio shopping dal mio tablet in aeroporto, durante le lunghe ore di attesa».
Come sarà la moda del 2018?
«La novità principale è il ritorno dello stile degli anni 90 e dei grandi brand, molto famosi in quegli anni, che si ripresentano in maniera decisa, da protagonisti. Il principale trend è quello della t-shirt con enormi stampe grafiche e dal grande impatto e tendenza; non solo, viene anche riproposto come dettaglio il calzino di spugna sopra la scarpa. Rinascono i grandi stili che non impegnano, quelli street e da skateboard. Governa l’originalità e l’unicità che rende unici ogni outfit e persona».
Sarà un anno ultra-violet?
«Le sfilate hanno confermato il viola come uno dei colori predominanti della nuova stagione. Questo conferma quanto gli anni ’90 si stiano integrando negli anni 2000, rinascendo e riproponendo colori iconici che ne hanno fatto la storia come il nero, viola, giallo e verde».
Con Pitti riporterà in passerella un simbolo: la polo.
«Sono fiero di questa nuova collaborazione col brand “La Martina”. Martedì, in occasione del Pitti Uomo a Firenze, presenteremo la partnership. Chi non ha usato la mitica polo? Io l’ho sempre fatto. È un capo che non deve mai mancare nel guardaroba di un uomo ma anche di una donna. Un must have nato negli anni ’90 che, evoluzioni comprese e obbligatorie, non è mai mancato; c’è anche un legame affettivo».
Se avesse la macchina del tempo, in quale epoca sfilerebbe?
«Sono totalmente coinvolto dai grandi anni ’40 per diversi motivi; trovo unico il loro “modo di indossare” il doppio petto che fa scuola a tutte le generazioni. Io amo lo stile elegante ma anche quello street e trovo straordinaria la combinazione tra il classico e il moderno».