FEDERICA PACELLA
Cronaca

Mancano medicine? Le farmacie lombarde dribblano l'ostacolo. Ora è boom di preparazioni galeniche

Sono 3.400 i rimedi temporaneamente carenti: ora è strategica la creazione di laboratori per soddisfare direttamente alcune richieste. Partita la mappatura sul territorio lombardo che già ne conta 190

Carenza di farmaci, le farmacie si attrezzano con preparazioni proprie

Carenza di farmaci, le farmacie si attrezzano con preparazioni proprie

Milano – Mancano i medicinali? Le farmacie si attrezzano per allestire i medicinali galenici direttamente nei propri laboratori. In Lombardia sono 190 quelle organizzate per preparare forme farmaceutiche orali, capsule, compresse, semisolidi per uso cutaneo, farmaci per inalazione, soluzioni ad uso oftalmico. Si tratta del 12% del totale nazionale (1500), secondo quanto emerge dal censimento redatto dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) in collaborazione con la Società Italiana dei Farmacisti Preparatori (Sifap).

L’esigenza di fare una mappatura è nata a fronte dell’emergere della carenza ed indisponibilità di farmaci, problema che, come spiega la Fofi, è diffuso a livello globale, "soprattutto dopo i grandi sconvolgimenti determinati dalla pandemia da Covid-19 e dalla guerra in Ucraina che hanno comportato la carenza di materie prime e di materiale utile al packaging del farmaco".

L’aggiornamento di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) del 7 luglio ha rilevato un elenco di 3400 farmaci temporaneamente carenti per diversi fattori: irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisto incremento delle richieste, emergenze sanitarie. In molti casi, la carenza è correlata anche alla interruzione della commercializzazione di farmaci ‘datati’ o di basso costo, quindi dalla redditività limitata: nell’ultimo elenco, figurano 1438 farmaci per i quali è cessata definitivamente la commercializzazione.

Il problema è emerso chiaramente nell’ultima stagione influenzale ed ancora di più in primavera per la fascia pediatrica. A maggio, i pediatri (Società Italiana di Pediatria, Acp e Fimp) hanno rivolto un appello a Governo ed Aifa per la carenza di amoxicillina, farmaco di primo intervento in età pediatrica, che ha provocato prescrizione di alternative terapeutiche inappropriate, con il rischio di aumentare l’antibiotico resistenza nella popolazione.

Nel Tavolo tecnico di lavoro in materia di approvvigionamento farmaci costituito presso il Ministero della Salute, l’attività galenica è stata indicata come strategia di contrasto al fenomeno della carenza di medicinali. Da qui, la mappatura territoriale (che sarà costantemente aggiornata), come strumento per il Ministero, ma anche per i cittadini che possono cercare la farmacia più vicina in grado di soddisfare la propria domanda di salute. Tra le province lombarde, Bergamo è quella con il numero più elevato di realtà che si occupano di preparazioni in laboratori, 61 pari al 18% del totale.

Segue Milano con 41, che rappresentano però ‘solo’ il 5% delle farmacie sul territorio (quasi tutte sono nel capoluogo). A Brescia, invece, le 31 che fanno preparazioni galeniche sono il 9% del totale, percentuale analoga a quella della provincia di Mantova (dove sono 13 le realtà che peparano farmaci in laboratorio). A Como se ne occupano, invece, 5 (circa il 3% del totale), a Sondrio 8 (il 12,5%), a Lecco 2 (pari a circa il 2%).