
Il maestro Vasily Petrenko
Milano – Involontario colpo di scena all’esibizione della Royal Philharmonic Orchestra ieri sera al Conservatorio. Mentre stava dirigendo il Concerto in re maggiore per violino e orchestra di Cajkovskji con solista Julia Fisher, il maestro Vasily Petrenko ha avuto un malore. Ha iniziato a tremare visibilmente e ha cercato di poggiarsi al leggio che si è abbassato. I musicisti hanno smesso di suonare, i più vicini si sono alzati per sorreggere Petrenko e gli hanno portato una sedia e una bottiglia d’acqua.
Sul palcoscenico è salito un medico appena prima che una voce all’altoparlante chiedesse se c’era un dottore in sala. Nel frattempo, il direttore quarantasettenne si è rimesso e ha deciso di continuare il concerto che fa parte del festival Mito. E così ha ripreso a dirigere, anche se per precauzione da seduto. Si è alzato solo alla fine della composizione di Cajkovskji, tra gli applausi scroscianti del pubblico per lui e per Fisher che ha poi eseguito come bis il capriccio n. 13 di Paganini.