ANNA GIORGI e NICOLA PALMA
Cronaca

Mafia a Milano, dalla lettera anonima all'avviso dell'ex generale: così è nata l'inchiesta

Sotto la lente i legami tra Nastasi e i vertici della Nolostand. L'ex militare Domenico Pomi segnalò l'imprenditore "in odore di mafia" ai carabinieri di Rho

I magistrati che hanno curato l’inchiesta

Milano, 7 luglio 2016 - Una lettera anonima che scatena il caos. Salvo poi essere accantonata senza troppi scrupoli. Nel marzo del 2016, Enrico Mantica, dirigente di Nolostand spa, comunica all’amministratore di fatto della Dominus – il consorzio al quale la controllata di Fiera Milano affida gli allestimenti dei suoi stand espositivi – l’arrivo della missiva senza firma. Missiva che, ha tenuto a sottolineare ieri il pm Paolo Storari, "è stata cestinata". Un campanello d’allarme sottovalutato o bellamente ignorato? Lo stabiliranno le indagini, che, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Maria Cristina Mannocci, approfondiranno in un secondo momento "i rapporti tra Pace Liborio e Giuseppe Nastasi con i vertici di Nolostand spa". Rapporti strettissimi, come testimoniano le innumerevoli intercettazioni telefoniche che cristallizzano contatti pressoché quotidiani. "E' arrivata una lettera che poi quando passa gliela faccio vedere", dice Mantica guardingo, quasi a non voler sbilanciarsi troppo al cellulare.

La questione è seria, tanto che Nastasi incarica una sua collaboratrice di reperire i certificati del casellario giudiziario e dei carichi pendenti. Nel frattempo, chiede a Mantica, direttore tecnico nonché ex ad di Nolostand, se quelle frasi hanno suscitato reazioni in Fiera: "Ma le ha fatto delle osservazioni su quella stupidaggine anonima che ha mandato?", domanda Nastasi. La risposta: "No, per adesso è calata l’ombra... è calato un velo... a parte lei che l’ha girata su al nostro ufficio legale... ma io da lei non ho visto più nessuna risposta al momento". E non ne arriveranno. Avranno seguito, invece, le informazioni fornite ai militari dell’Arma di Rho dall’ex generale di Brigata dei carabinieri Domenico Pomi, responsabile fino al 2014 del settore Security di Fiera Milano spa. Sarà lui a far scattare gli accertamenti su Nastasi e Pace, gli rendono merito i pubblici ministeri nella richiesta – accolta dal collegio presieduto dal giudice Fabio Roia – di amministrazione controllata per la Nolostand: "È stato proprio il generale Pomi – si legge in una nota del provvedimento – a dare in qualche modo avvio all’indagine, riferendo ai CC notizie sul conto di Pace e Nastasi e sul ruolo che avevano acquisito in Fiera, come risulta dalla nota della Compagnia CC di Rho in data 3 aprile 2016". E le indagini vanno avanti: "Se c’è dell’altro, lo verificheremo", ha detto l’aggiunto della Dda Ilda Boccassini. "Ci sono operazioni di riciclaggio da verificare in diversi Paesi esteri attraverso rogatorie", ha aggiunto il procuratore capo Francesco Greco. Per il momento, la Procura è convinta di aver raccolto prove granitiche e, su questa base, è pronta a chiedere il processo con rito immediato.