Maestra del nido arrestata per maltrattamenti: “Bimbi di un anno ingozzati fino a farli vomitare”

Milano, le testimonianze delle colleghe della 45enne finita in manette: “Non gli dava da bere per non doverli cambiare, per farli dormire gli copriva la testa rischiando di farli soffocare”

Bimbi dell'asilo nido (Archivio)

Bimbi dell'asilo nido (Archivio)

Milano, 16 aprile 2024 – Una “condotta continuativa (ed attuale) che non conosce eccezioni”, essendo il suo “rapporto con i bambini, di cui l'indagata dovrebbe prendersi cura, improntato esclusivamente alla violenza”. Così la gip di Milano Angela Minerva nell'ordinanza di custodia cautelare descrive i comportamenti della maestra di 45 anni di un asilo nido comunale finita ai domiciliari per maltrattamenti aggravati.

La donna, che sarà interrogata domani mercoledì 17 aprile dalla gip, viene descritta nel provvedimento come priva “di empatia” nei confronti dei piccoli e con uno stato d'animo di “costante livore e rabbia” verso di loro, che può “sfociare” anche in “condotte aggressive ritorsive”.

I bimbi, di meno di un anno o poco più, dovevano seguire i suoi "ordini” e lei li imboccava forzatamente “nonostante non avessero ancora deglutito”, si legge negli atti, fino a “procurare loro il vomito”.

A segnalare le "condotte violente” e il suo “atteggiamento di totale incuria” verso i piccoli sono state tre educatrici dell'asilo. Hanno messo a verbale che a volte, quando copriva loro la testa per farli dormire, i bimbi rischiavano “il soffocamento”. E spesso non dava loro nemmeno da bere, perché altrimenti sarebbe stata costretta “a cambiarli”.

Le maestre hanno descritto i bimbi come in "evidente stato di agitazione”. Di un bimbo che aveva avuto problemi avrebbe detto, stando al verbale di un'educatrice, che “era meglio se ci rimaneva in terapia intensiva”. Nel provvedimento del gip vengono descritti tutti i maltrattamenti, dal 7 febbraio al primo marzo scorso, registrati dalle microcamere degli investigatori. Più volte le colleghe, scrive la gip, erano “intervenute offrendosi di occuparsi” dei bambini per sottrarli “alla violenza” della donna.

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