REDAZIONE MILANO

Ma il Boschetto non è più un incubo

L’area verde prima assediata dai tossicodipendenti adesso è frequentata da ciclisti e famiglie

Per anni il Boschetto della droga a Rogoredo è stato infestato da pusher e tossicodipendenti. Lì si smerciavano migliaia di palline di ’’nera’’ a prezzi bassi, come in un gigantesco girone infernale che ogni giorno risorgeva uguale a se stesso.

Gli interventi di contrasto, fino a due anni fa, sembravano una lotta contro i mulini a vento. Ma ora tutto cambiato: nel Boschetto non si trovano più siringhe e si passeggia tranquillamente. Si incrociano ciclisti, famiglie e coppie a spasso nel verde di questo parco alla periferia sud est della città. Sta prendendo piede pure il birdwatching (l’osservazione degli uccelli) e, se si è fortunati, nella giusta stagione può capitare di avvistare fagiani e leprotti.

Un risultato che è arrivato dopo un lungo lavoro di squadra, su più fronti, secondo il “Piano Rogoredo’’ della Prefettura: in primis la pressione delle forze dell’ordine, costante, è stata fondamentale. Ma ai controlli capillari di carabinieri e polizia, notte e giorno, si è aggiunta l’azione sociale e sanitaria per agganciare i consumatori, farli uscire a poco a poco dal Boschetto e non farli più rientrare.

Un progetto coordinato dall’Ats Metropolitana e che ha unito Comune e Regione, due Asst, Croce rossa e molte realtà del volontariato e del privato sociale. Terzo punto: la rigenerazione dell’area, a cura di Italia Nostra. Per questo ora l’ex Boschetto appare curato. Sparita anche la recinzione metallica che prima si allungava lungo il perimetro dal lato di via Sant’Arialdo e che lo rendeva ancora più cupo.

A rendere felici i cittadini, pure la riapertura del sottopasso di via Orwell, comodo per raggiungere a piedi le due porzioni del quartiere, che era stato chiuso per evitare i viavai in particolare notturni. Insomma, la situazione nel Boschetto è stata riportata alla normalità, o quasi. La collaborazione tra forze dell’ordine ed enti locali ha portato ai risultati sperati ma non ha ancora eliminato del tutto il problema dello spaccio di stupefacenti dal quartiere di Rogoredo. Serve un altro sforzo.

M.V.