Gianfranco
Pacchioni*
Il 29 marzo si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori del “Premio Giovani Talenti 2020 e 2021” istituito
dall’Università di Milano‐Bicocca con il patrocinio dell’Accademia Nazionale dei Lincei per riconoscere il merito e
l’impegno dei suoi migliori ricercatori al di sotto dei 36 anni. Le ricerche premiate coprono numerosi ambiti disciplinari: si va dallo studio statistico di malattie complesse a studi sui buchi neri, da modelli di attività catalitica all’approfondimento degli impatti climatici sui ghiacciai, da indagini sulle risposte immunologiche a patologie legate al Covid-19 alla neurotossicità dei chemioterapici. Ma non
ci sono solo ricerche in campo scientifico. Tra i selezionati, figurano studi antropologici sull’invecchiamento,
ricerche sul linguaggio dei segni, analisi di tipo giuridico sul tema della tortura o sul ruolo che ha la letteratura
sull’innovazione ambientale. Si tratta spesso di ricerche dal carattere interdisciplinare.
Giunta alla settima edizione, l’iniziativa intende riconoscere qualità, originalità e impatto della ricerca. Sia nel 2020 che
nel 2021 sono pervenute circa 100 candidature. I premiati riceveranno un diploma e un finanziamento per la ricerca (5mila euro al primo premio, 2mila al secondo e mille euro ciascuno ai due terzi premi). La valutazione, effettuata da esperti dell’Accademia nazionale dei Lincei, è risultata particolarmente impegnativa per l’elevato valore dei candidati. Dalla sua istituzione, nel 2016, l’Ateneo ha premiato oltre 150 giovani con un investimento che supererà i 400mila euro.
*Docente di chimica
di Milano-Bicocca
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