CAMILLA GARAVAGLIA
Cronaca

ll paese avvolto dai cattivi odori

L’origine dei cattivi odori è ancora misteriosa. Interpellato il sindaco: "Sia avviata un’indagine"

di Camilla Garavaglia

In via Vittorio e in piazza Rossa da qualche tempo non tira una buona aria. Diversi cittadini hanno segnalato, infatti, ai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle la presenza continua di odori sgradevoli, vere e proprie zaffate molto fastidiose e difficili da ignorare. I consiglieri hanno così scritto una lettera al sindaco per scoprire l’origine di questi miasmi e intervenire di conseguenza. "È necessario un intervento istituzionale – scrivono i consiglieri De Rosa e Piccirillo – immaginiamo che i cattivi odori siano provocati da probabili violazioni della normativa vigente sull’utilizzo dei generatori di calore a biomassa legnosa. Oltre alla puzza insopportabile quindi, l’aria potrebbe essere inquinata. Per questo motivo abbiamo chiesto al sindaco innanzitutto se sono già stati effettuati dei controlli, se sì quali sono gli esiti e se è stato verificato il rispetto dei divieti in vigore nell’anno 2020 per quanto riguarda i generatori di calore, soprattutto nei mesi di ottobre e di novembre (anche perché il nuovo sindaco si è insediato solo a settembre, ndr.)".

"Chiederemo – continua – anche che vengano adottate tutte le misure del caso e ci riserviamo di intervenire presso gli assessorati regionali competenti se questo non dovesse accadere". Probabilmente non sarà necessario un ulteriore intervento da parte della Regione, visto che il sindaco Bonfadini sta già preparando una relazione dettagliata a riguardo e che verrà inviata a breve ai consiglieri.

Non è la prima volta che a Vittuone la popolazione ha segnalato odori sgradevoli di provenienza ignota: solo due anni fa era stata la allora consigliera e oggi vicesindaco Ivana Marcioni a portare in Comune la questione dei miasmi dovuti sia alla presenza di allevamenti intensivi di animali sia, nei pressi della stazione ferroviaria, dell’attività industriale di un’azienda vicina. Per la questione era intervenuta anche l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Anche in quel caso la Regione era stata coinvolta attraverso il consigliere leghista – già sindaco di Boffalora sopra Ticino – Curzio Trezzani.