NICOLA PALMA; MARIANNA VAZZANA
Cronaca

L’invasione sui Navigli. In 4mila da Newcastle. Un tifoso accoltellato e molestie sul metrò

Cinquantottenne accerchiato in via Gola, è caccia a 7-8 incappucciati. I sostenitori Macpies allo stadio in metrò: vandalizzato un treno della M5. Una donna denuncia: quando sono scesa, mi hanno palpeggiata ovunque.

L’invasione sui Navigli. In 4mila da Newcastle. Un tifoso accoltellato e molestie sul metrò

L’invasione sui Navigli. In 4mila da Newcastle. Un tifoso accoltellato e molestie sul metrò

di Nicola Palma e Marianna Vazzana

MILANO

Le bandiere appese alle sponde e al ponte Alda Merini. I tavolini dei pub colonizzati. Birra a fiumi e cori a squarciagola per il grande ex Sandro Tonali. Il primo martedì di Champions all’ombra della Madonnina è stato monopolizzato dai tifosi del Newcastle, che hanno eletto i Navigli a quartier generale per trascorrere la vigilia del match contro il Milan a San Siro. Uno di loro, il cinquantottenne Eddie Mckay, è stato aggredito qualche minuto prima della mezzanotte di ieri in via Segantini angolo via Gola: colpito alla schiena e in maniera meno profonda alle braccia, è stato ricoverato al Policlinico e dimesso con una prognosi di dieci giorni.

Ad agire, secondo il suo racconto agli agenti della Volante del commissariato Ticinese, sarebbero stati 7-8 uomini incappucciati: lo avrebbero accerchiato e colpito dopo che era caduto a terra nel tentativo di scappare, allontanandosi senza rubargli nulla. Del caso si stanno occupando gli agenti della Digos, che stanno cercando di capire se il raid a mano armata sia legato alla galassia del tifo o se sia stato messo in atto per altri motivi slegati dalle rivalità calcistiche. Non è stato quello l’unico motivo di allarme, come raccontato dalla giornalista Giovanna Fumarola. "Ero sul treno della M5 quando a Garibaldi sono saliti tantissimi tifosi: erano ubriachi, a petto nudo, urlavano e battevano le mani contro i finestrini. Quando il convoglio è ripartito, ho pensato soltanto a scendere il prima possibile – spiega al Giorno –. Alla fermata successiva, Monumentale, mi sono alzata tenendo stretta la borsa per dirigermi verso la porta: in mezzo alla ressa, sono stata palpeggiata ovunque. È stato orribile. Non capisco perché non siano stati previsti mezzi ad hoc per i tifosi".

La cronaca della giornata parte dalla tarda mattinata, quando circa duemila supporter dei Macpies, la metà dei quattromila che hanno riempito il settore ospiti del Meazza, si ritrovano sul Naviglio Grande per passare le ore che li separano da una gara dal significato speciale, che segna il ritorno nella massima competizione continentale dopo 20 anni. I parapetti hanno i colori sociali del club inglese, coi vessilli bianconeri ad avvolgerli completamente. Alle 15 si fa fatica a farsi strada in via Casale, un po’ perché centinaia di persone di ogni età la ingolfano un po’ perché l’alcol ha reso il ciottolato appiccicaticcio. La zona è presidiata dalla polizia, con le camionette del Reparto mobile parcheggiate a Porta Genova. Alle 16 inizia il deflusso verso il metrò: tornelli aperti per evitare assembramenti e tre convogli della verde per trasportare i duemila alla fermata Cadorna, per il cambio di linea sulla M1 per arrivare a Lotto e da lì a piedi lungo viale Caprilli verso lo stadio. Alcuni, però, sono scesi dal terzo treno a Garibaldi, salendo poi su quello della lilla dov’era seduta, tra gli altri, anche Fumarola. Lì hanno provocato anche danni a un interruttore, generando ritardi sulla linea e mettendo ko un mezzo. Poi tutti a San Siro, tranne i senza biglietto rimasti nei pub del centro.