I bressesi dovranno attendere il 2025 per una nuova assemblea pubblica in città, come quella del 25 gennaio 2023, per conoscere lo stato dei cantieri e il cronoprogramma aggiornato dei lavori della nuova tranvia Milano-Seregno, già attivati lungo i 2 chilometri della centrale via Vittorio Veneto.
Dopo le due lettere spedite in poche settimane dal Comune di Bresso a Palazzo Isimbardi, il 30 ottobre per conoscere le nuove tempistiche dei lavori e il 12 novembre per chiedere la disponibilità appunto a un incontro con i cittadini del territorio, la risposta di Città Metropolitana è arrivata: "L’incontro pubblico ci sarà, ma non nelle prossime settimane - spiega il sindaco bressese Simone Cairo -. Ci dicono che prima attendono gli sviluppi dell’evoluzione societaria dell’azienda incaricata dei lavori che dell’acquisizione della recente mediazione arbitrale che modificherà il progetto nel tratto bressese davanti alla Novelis, con i binari a raso".
Di certo, l’amministrazione comunale ha più volte evidenziato il "non rispetto del cronoprogramma dei lavori ormai in ritardo di almeno 10/12 mesi", richiedendone l’aggiornamento, come precisato il 20 novembre. In città il primo cantiere è stato aperto lunedì 4 marzo 2024 sul lato est di via Vittorio Veneto, nel tratto tra via XXV Aprile e via Tagliabue; gli altri, poche settimane dopo, tra via Tagliabue e via Lurani, e all’incrocio con via don Minzoni, dove c’è ora una rotonda provvisoria.
Proprio per i cantieri a Bresso, il sindaco Cairo invita tutti i residenti a segnalare le situazioni e le problematiche, telefonando al numero 02-61455400 della polizia locale: "Diversi cittadini hanno contattato il comando di polizia locale per segnalare le vibrazioni e il rumore per i lavori che si stanno svolgendo nell’area del cantiere che si trova all’angolo tra via don Minzoni e via Vittorio Veneto, dove è prevista la cabina elettrica per il funzionamento della linea - conclude Cairo -. Siamo così subito intervenuti scrivendo a Città Metropolitana e ad Arpa perché operino un monitoraggio dell’area".
Giuseppe Nava