Milano, Sala: “Entro l’estate voglio portare il limite dei 30 davanti alle scuole”

Il sindaco ha avanzato anche l’idea di chiudere il quadrilatero della moda al traffico privato

Una zona 30 a Milano e nel riquadro il sindaco Giuseppe Sala

Una zona 30 a Milano e nel riquadro il sindaco Giuseppe Sala

Milano, 13 febbraio 2024 – Dopo che Bologna ha attivato il piano di limitare la velocità ai 30 km/h in gran parte delle zone della città, anche il sindaco Giuseppe Sala ha avanzato la proposta di seguire il modello bolognese. Come ha riferito al Corriere.it, “Bologna è diversa da Milano quindi non si possono attuare le stesse misure: noi troveremo una formula milanese”

Le novità entro agosto

Il sindaco ha parlato di due innovazioni in piano per l’estate: chiudere il quadrilatero della moda al traffico privato e portare quanto più vie possibili che si affacciano sulle scuole a 30 all’ora. “Questi due progetti vogliamo attuarli entro agosto” ha riferito Sala. 

Chi sarà esente dal divieto sarà chi possiede un garage nella zona delimitata, i taxi, l’ncc (noleggio con conducente) e chi effettua operazioni di carico/scarico. “Toglieremo ogni parcheggio in superficie quindi sarà inutile transitare e sostare nella zona: forse sarà un piano che non cambierà totalmente la situazione ma almeno può sensibilizzare sul tema”.

Il limite dei 30 km/h e la direttiva Salvini

"Non dico che porteremo tutto a 30 all'ora ma non dico nemmeno che dobbiamo stare fermi. La direttiva Salvini però pone due limiti che dovremo rispettare: non si possono mettere autovelox laddove la limitazione è dei 30 all’ora e bisogna giustificare la limitazione via per via – ha continuato il sindaco – Quindi, per esempio non si può portare direttamente un isolato, una zona al limite dei 30 km: bisogna giustificare via per via e questo rende il lavoro molto complesso".

“I rappresentanti del governo sembra stiano facendo una campagna contro gli autovelox, dato che sembrano solo ulteriori tassazioni sugli italiani. Gli autovelox non sono tasse ma sono sanzioni e chi non rispetta le regole si becca le sanzioni. Semmai le tasse sono quelle che dovevano tagliare e che non hanno mai tagliato”.

Piste ciclabili protette? “Irrealizzabili a Milano”

Sala si è pronunciato anche sulle piste ciclabili: “Sento tanti che vorrebbero le piste ciclabili protette, non solo disegnate, perché non si sentono sicuri. Ma questo è irrealizzabile in una città come Milano, con vie strette: le piste ciclabili disegnate sono una consuetudine in tutti i paesi d’Europa, non le abbiamo solo noi”.