SIMONA BALLATORE
Cronaca

Milano: sos liceo artistico, oltre 100 studenti rischiano di restare fuori

Erano 160, prima, gli "esuberi" esclusi dalle graduatorie dei tre licei: una cinquantina fra ragazzi e ragazze indirizzati all’Itsos Steiner. E lo sportello del provveditorato aiuta le famiglie rimaste in attesa

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Milano, 25 febbraio 2021 - Uno sportello – virtuale e telefonico – per cercare di risolvere il problema degli ultimi studenti rimasti fuori dalle graduatorie delle scuole scelte, a Milano e in provincia. E se da ormai un mese si lavora per sciogliere il nodo dei licei scientifici presi d’assalto e si sta cercando di far quadrare i conti negli istituti tecnici, le richieste di aiuto arrivano ora da un altro indirizzo: l’artistico. Che a Milano cresce ancora: sono 1.374 i futuri studenti. In Lombardia rappresenta l’11 per cento delle scelte dopo la terza media. "Tra i tre licei artistici di Milano città abbiamo contato quest’anno 160 esuberi in tutto – spiega Emilia Ametrano, preside del Brera – Una cinquantina siamo riusciti a indirizzarli verso l’Itsos Albe Steiner, che dallo scorso anno ha aperto un percorso di liceo artistico con due classi. Ma anche l’offerta formativa di questa scuola e l’indirizzo multimediale attirano moltissimo, non c’è più posto". E così ci sono paritarie che aprono indirizzi artistici mentre c’è chi si sposta fuori città o decide di cambiare strada.  

"Nella situazione attuale non possiamo permetterci classi da trenta studenti – continua Ametrano –, se avessimo gli spazi potremmo pensarci, ma la qualità dell’insegnamento va garantita". Al Brera - fra le due sedi - formeranno 13 classi e devono ridistribuire alcuni studenti da via Hajech a via Papa Gregorio, dove le aule per i laboratori sono più capienti. "Il tema era prevedibile – sottolinea la preside, che coordina anche la rete degli artistici –. Abbiamo un’offerta inadeguata: l’indirizzo artistico, in una città come Milano, è molto richiesto e continuerà ad esserlo. Dicono che ci sarà con gli anni un decremento della popolazione studentesca, ma l’artistico non avrà battute d’arresto, anzi". E bisognerà attrezzarsi.

Intanto sembra rientrare l’emergenza per gli scientifici, con lo smistamento delle domande tra città e hinterland. Non ci saranno succursali nei tecnici, che non hanno accettato le aule che erano state messe a disposizione da alcuni professionali. Chi aveva optato per l’informatico - il più gettonato - ha spesso deviato su altri percorsi. Si lavora caso per caso per soddisfare le ultime richieste. "Abbiamo messo a disposizione un servizio di consulenza per rispondere alle situazioni residuali e ho scritto una lettera a tutti i presidi – ricorda Augusta Celada, al timone dell’ufficio scolastico regionale –. Siamo nella scuola dell’obbligo, lo studio è un diritto ed è necessario che tutti i soggetti coinvolti nel procedimento, ovvero genitori, istituzioni scolastiche ed enti locali, operino, con responsabilità condivisa, in modo coordinato ed efficiente al servizio dell’effettiva realizzazione del diritto allo studio".

"In sette giorni lo sportello ha gestito circa 40 richieste (arrivate via mail o per telefono), in concerto con la Città Metropolitana – spiega il provveditore Marco Bussetti –. Al momento il personale sta lavorando per individuare soluzioni per alcuni esuberi riguardanti i licei artistici. Va sottolineato come la maggior parte di questi sia stata risolta dalle singole scuole e dai dirigenti scolastici, ai quali va il mio personale ringraziamento". La decisione "di attivare uno sportello esclusivamente dedicato alla gestione degli esuberi è tema importante per la scuola e per Milano – continua il provveditore –. Da un lato ribadisce il valore della collaborazione fra gli uffici periferici del Ministero e gli istituti scolastici sul territorio, dall’altra è un segnale di vicinanza alle famiglie e di attenzione verso gli studenti. Le scelte dei nostri ragazzi meritano il massimo impegno da parte nostra. Il loro futuro deve essere in cima alla nostra agenda".  

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