
Ricorso al Tar contro la procedura del consorzio dei conducenti di Malpensa .
La contesa giudiziaria sulle nuove licenze taxi sembrava conclusa lo scorso 20 dicembre, con la rinuncia delle principali associazioni di categoria all’appello in Consiglio di Stato dopo aver perso in primo grado al Tar. E invece ora spunta un altro strascico legale, alimentato dal consorzio taxisti della Malpensa che ha a sua volta presentato un ricorso contro il bando di Palazzo Marino che ha messo in palio 450 autorizzazioni di auto bianche.
In vista dell’udienza di merito in calendario martedì scorso, come si scopre da un’ordinanza del Tribunale amministrativo emersa nelle ultime ore, i conducenti, rappresentati dagli avvocati Antonello Frasca e Alessandro Paccione, hanno dichiarato ai giudici di avere interesse a impugnare anche le graduatorie venute fuori dalla prova scritta dello scorso 5 dicembre, nonché le licenze "sinora eventualmente rilasciate". Una procedura che richiederà una notifica "per pubblici proclami", come si dice in gergo, visto l’elevato numero di "soggetti controinteressati, da individuare in tutti i vincitori del bando di concorso". Da qui le disposizioni del collegio presieduto da Daniele Dongiovanni, che ha dato mandato al Comune di pubblicare sulla sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale un avviso contenente una serie di informazioni tecniche: dal numero di registro generale del procedimento a un estratto del ricorso introduttivo e dei motivi aggiunti "con un sunto delle censure", fino al testo integrale dell’ordinanza.
La trattazione del merito della causa sulle licenze è stata rinviata all’udienza del prossimo 24 giugno. Un’udienza-chiave per capire se il percorso intrapreso da Palazzo Marino per potenziare l’offerta di taxi potrà andare avanti senza intoppi, com’è accaduto finora.
Nicola Palma