"L’ex sindaco Uggetti non influì sulla gara"

Nessuno "sviamento di potere", nemmeno nell’esercitare "quel margine discrezionale di intervento riconosciuto dalla legge per l’esercizio di poteri di indirizzo e men che meno una incidenza indebita e collusiva sul bando di gara". È uno dei passaggi delle motivazioni con cui la Corte d’Appello di Milano lo scorso maggio ha assolto con la formula "perché il fatto non sussiste" l’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, imputato con altre tre persone per turbativa d’asta nel processo per il cosiddetto “caso piscine“

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