MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

L’estate della movida si allunga. Divieti prorogati fino all’autunno: "Stop all’uso di vetro e lattine"

Il sindaco Sala allunga l’ordinanza fino al 15 ottobre. Ne aveva anticipato l’entrata in vigore di due mesi. Squeri (Epam): "Siamo favorevoli, ma il Comune farebbe meglio ad applicare queste regole in tutta la città".

L’estate della movida si allunga. Divieti prorogati fino all’autunno: "Stop all’uso di vetro e lattine"

L’estate della movida si allunga. Divieti prorogati fino all’autunno: "Stop all’uso di vetro e lattine"

e Nicola Palma

L’estate della movida milanese è sempre più lunga. Lo dimostrano anche gli atti del Comune, come l’ordinanza contro l’utilizzo dei contenitori di vetro e in lattina fuori dai locali più frequentati dal popolo della notte. Quest’anno l’ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Sala è partita quasi due mesi prima – lo scorso 10 giugno – rispetto alle precedenti due estati, in cui era entrata in vigore a inizio agosto, e proseguirà, per la prima volta, oltre il mese di settembre, e dunque oltre l’estate.

Il primo cittadino, infatti, dopo le due proroghe che hanno fatto andare avanti i divieti fino a ieri, ha deciso di confermare il testo dell’ordinanza da oggi fino al prossimo 14 ottobre, quindi fino ad autunno inoltrato. E non è escluso che, in caso di condizioni atmosferiche favorevoli anche tra un mese, Palazzo Marino non proroghi ulteriormente le regole anti-vetro e anti-lattine. Una strategia che conferma che la movida all’aperto, da fenomeno prettamente estivo, sta diventando un’abitudine meneghina che non guarda più al calendario, anche grazie alla moltiplicazione di dehors, tavolini e sedie esterni ai locali iniziata durante l’emergenza Covid.

L’ordinanza "per la tutela del decoro, dell’ambiente, del patrimonio culturale e della sicurezza urbana" si applica in 11 della movida cittadina: Duomo; Arco della Pace; TicineseDarsenaNavigliTortona; Nolo; ComoGae AulentiGaribaldiBrera; Isola; Lazzaretto; Melzo; Sarpi; Bicocca; Leonardo da Vinci. In tutte le aree sopracitate, dalle 22 alle 5, è in vigore il divieto di vendere o somministrare cibi e bevande da asporto in bottiglie e contenitori di vetro o in lattina. Possono essere utilizzati soltanto contenitori di carta o plastica previa spillatura o mescita delle bevande. L’ordinanza punta a "garantire la piena fruizione degli spazi pubblici nonché a tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e senza nocumento per l’ambiente e per il patrimonio culturale del luogo" e sottolinea che è "necessario adottare provvedimenti diretti a superare situazioni di grave incuria o degrado delle aree della “movida”". Le sanzioni amministrative per i locali che non rispetteranno i divieti vanno da 500 euro a 5 mila euro.

Carlo Squeri, segretario milanese dell’Epam (l’associazione che raggruppa i pubblici esercizi), commenta: "Le misure contenute nell’ordinanza hanno un senso, dunque non siamo contrari alla proroga dei divieti. A nostro parere andrebbero estesi a tutta la città, non solo nelle zone della movida, e applicati con maggior buon senso: non si può multare, come è successo, un cliente di un ristorante che esce dal locale per fumare una sigaretta con un bicchiere di vino in mano". Interviene sulla questione dei controlli nei punti caldi della movida anche Orfeo Mastantuono, segretario milanese del Csa: "Le scelte politiche impattano sempre sulla Polizia locale ma spesso il Comune non si preoccupa delle conseguenze sul lavoro degli agenti".