
Partita di calciobalilla al Leonka, in campo Mazzali e Giungi contro Tatarella-De Pasquale: 5-4
Milano, 7 febbraio 2015 - Il momento, a suo modo, è storico. Daniele Farina e Riccardo De Corato uno di fianco all’altro all’interno del Leoncavallo. Lo storico portavoce del centro sociale antagonista più famoso della città nonché deputato di Sel e il consigliere di Fdi già vicesindaco di Milano con un passato nel Msi si stringono la mano. Chi l’avrebbe mai detto fino a qualche anno fa? È successo ieri mattina durante il primo sopralluogo in assoluto della commissione comunale Urbanistica-Politiche sociali nell’ex capannone industriale di via Watteau occupato abusivamente dai leoncavallini l’8 settembre 1994. All’ordine del giorno c’è la regolarizzazione del Leonka. O meglio, la Giunta comunale ha già approvato una delibera che prevede una permuta con il proprietario dello stabile di via Watteau, i fratelli Cabassi. Palazzo Marino cederebbe ai privati (L’Orologio srl) due immobili dismessi e degradati (l’ex scuola di via Zama e una palazzina in via Trivulzio 8) in cambio della proprietà dello stabile di via Watteau.
Tutti d’accordo? Neanche per sogno. Le posizioni restano distinte e distanti. FI, Lega e Fdi promettono battaglia quando la delibera, entro aprile, sbarcherà in Consiglio comunale. Il sopralluogo e le strette di mano non cancellano una storia lunga 40 anni. La commissione visita tutti i locali del Leonka, dalla sala conferenze alla cucina «pop», fino all’aula della scuola per migranti e alla biblioteca. In totale circa 8 mila metri quadrati. De Corato passa di fianco a un murale dedicato a Che Guevara e a un vecchio manifesto in cui lui e l’allora sindaco Letizia Moratti sono raffigurati come Hitler e Mussolini. De Corato sorride e scherza con il consigliere di Sel Mirko Mazzali quando vede un murale a forma di mirino: «Sembra una croce celtica». Il sopralluogo prosegue nei sotterranei. Farina sottolinea: «Questi spazi hanno molte potenzialità ancora non sfruttate». La visita si conclude con un fuoriprogramma. I consiglieri Mazzali e Alessandro Giungi (Pd) sfidano gli azzurri Pietro Tatarella e Fabrizio De Pasquale a calciobalilla. Anzi no, una leoncavallina precisa: «Qui si dice calcetto, non calciobalilla». Eh sì, il balilla richiama alla memoria il fascismo. Il sopralluogo è finito. De Corato esce dal Leonka e ribadisce il suo giudizio sulla permuta tra Comune e Cabassi: «È una porcata urbanistica. Qui è tutto illegale e io non dimentico gli atti violenti del Leonka. Fausto e Iaio? Due ragazzi ammazzati in maniera indegna. Mi piacerebbe che i leoncavallini dicessero la stessa cosa sulla morte di Sergio Ramelli». massimiliano.mingoia@ilgiorno.net