La “stretta“ dell’amministrazione comunale sulla morosità delle rette della mensa scolastica sta dando risultati concreti. Il principio-guida della nuova disposizione "chi non paga, non mangia" ha portato alla drastica riduzione degli arretrati. Dei 150 casi iniziali, oggi ne restano quattro ancora da risolvere. Nonostante la rigidità della misura messa in atto, il Comune ha tuttavia dimostrato sensibilità verso le famiglie in difficoltà economica, garantendo agevolazioni e introducendo piani di rientro calibrati sulle esigenze dei nuclei più fragili. "Un risultato positivo, ottenuto anche grazie all’impegno della scuola – spiega l’assessore alla Scuola, Rosetta Stavola – che ringrazio per il suo ruolo educativo, non solo nei confronti dei bambini, ma anche nel coinvolgimento delle famiglie. L’intento dell’Amministrazione è mettere ordine nella gestione dei pagamenti delle rette garantendo massima attenzione alle situazioni di difficoltà. Siamo sempre stati e continueremo a supportare le famiglie, come dimostrato dall’apertura al dialogo e dalla possibilità concessa a molti di sanare gli arretrati tramite piani di rientro. Tuttavia, è doveroso intervenire con decisione nei confronti di chi rifiuta ogni confronto".
Nonostante i ripetuti inviti al dialogo e alla risoluzione della situazione, la questione dei mancati pagamenti non è ancora conclusa: quattro famiglie restano inadempienti. Per loro saranno decisive le prossime settimane per sanare arretrati, poiché c’è il concreto rischio che venga negata l’iscrizione alla mensa per il prossimo anno scolastico ai loro figli.
Stefano Dati