Riccardi
Papa Leone XIV si è dichiarato discepolo di Sant’Agostino. Per il quale "la pace è tal bene che non si può desiderarne uno più caro né possederne uno più utile". Lo stesso Santo, dottore della Chiesa, ebbe anche ad affermare che “ubi terror ibi salus”. Laddove esiste il terrore si trova anche la salvezza. Un forte armamento costituisce un deterrente difensivo che scoraggia chi vuole invadere. Sembrò dopo la guerra, nel 1945, si fosse stabilito un ordine mondiale garantito dalle due superpotenze Usa e Urss. L’Occidente fondò la Nato nel 1949 a protezione. A questa organizzazione il blocco sovietico nel 1951 rispose con il Patto di Varsavia. La guerra fredda evitò un’altra mondiale per il timore della atomica. L’Europa con il piano Marshall rinacque. Una serie di trattati furono prodromici alla costituzione della UE. Soggetto opulente, non politico ma mercantile. Prima della caduta, novembre 1989, del Muro di Berlino ci sono state numerose guerre regionali, per tutte quelle vietnamita e coreana. L’UE, crollato il regime sovietico, aprì a diverse nazioni ex satelliti dell’Est. Sembrava “la fine del mondo”.
L’invasione del 24 febbraio 2022, della Russia in Ucraina, ha riportato il rumore dei cannoni nel territorio del Vecchio Continente. Poi Gaza, a seguito dell’assalto terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023; quindi recenti venti di guerra tra India e Pakistan. Senza dimenticare le guerre periferiche cadute nell’oblio nonostante morte e distruzioni. Si aggiungano i conflitti commerciali per dazi sui traffici. Regolamentati nelle democrazie, non nelle autarchie. Il Papa ha invocato la pace. La avremo se si potrà imporla. Ma come? Le Borse hanno rialzato la testa. L’incertezza diffusa può creare scintille pericolose e minare l’economia mondiale a rischio inflazione e stagflazione. Quando si chiudono i forni iniziano le sommosse, non manzoniane ma globali.