
"L’Enrico Brambilla di Mani Tese". Nuove onorificenze al Famedio. Riconoscimento a un uomo di pace
"Un riconoscimento meritato a un vero uomo di pace". Cerimonia per le onorificenze al Famedio del cimitero storico sabato mattina, fra gli insigniti Enrico Brambilla (nelle foto), storico responsabile dell’ancora attivissima sezione cittadina di Mani Tese, instancabile promotore d’attività e lavoro solidale, spesso in Africa per sostenere le missioni, "ma soprattutto sempre vicino agli ultimi: a chi aveva bisogno, a chi stava male, a chi aveva sbagliato". Classe 1944, scomparso nel 2002, Brambilla era approdato alla sezione di Mani Tese, nata nel 1964, nei primi anni Settanta. Di lì in avanti ne era stato, sempre, il responsabile. La figura di Brambilla era già stata omaggiata qualche anno fa in un volume, l’"Enrico di Mani Tese".
Le firme a supporto della candidatura al Famedio sono state raccolte a centinaia "in tre giorni o giù di lì - racconta Daniela Caccia, volontaria, amica di Brambilla e fra le promotrici dell’iniziativa -. Un successo straordinario. Le persone si avvicinavano e chiedevano: "Raccogliete le firme per l’Enrico? Voglio firmare anch’io". "All’Enrico non si poteva dir di no - racconta Daniela -. Ti telefonava e diceva “vieni che c’è da fare un lavoro intelligente”. Poi magari era un trasloco da cinque piani senza ascensore. La sua attenzione verso il prossimo era globale". Non solo il volontario nel gruppo di gorgonzolesi illustri che avrà targa al Famedio, con cerimonia già fissata per sabato 2 alle 11. Gli altri nomi sono quelli di suor Clemente Frola, educatrice per quasi cinquant’anni, del maresciallo Paolo Bianco, dal 1958 al 1971 comandante della stazione carabinieri di Gorgonzola ma reduce di un campo di concentramento tedesco, e di Luigi Fossati, indimenticato antifascista e partigiano gorgonzolese. M.A.