ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Legambiente contro il Data Center. Appello ai cittadini: "Alzate la voce"

La battaglia per fermare la costruzione dell’impianto nell’area verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova. L’associazione: "Fermiamo questa colata di cemento: il nostro territorio si merita un futuro diverso".

Legambiente contro il Data Center. Appello ai cittadini: "Alzate la voce"

Legambiente contro il Data Center. Appello ai cittadini: "Alzate la voce"

Dice no al Data Center e invita i cittadini ad alzare la voce. È la nuova battaglia del circolo Legambiente di Bollate. Nei mesi scorsi la giunta comunale di centrosinistra con l’approvazione della delibera n. 14 del 23 febbraio ha avviato l’iter per l’approvazione del Piano di lottizzazione in variante al Pgt per l’ambito di trasformazione numero 12 (vie La Cava, Battisti, Madonna) per la costruzione di un Data Center nell’area verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova a ridosso della A52, l’ex Rho Monza. Il procedimento prevede ora la redazione del Piano attuativo e della procedura di Valutazione Ambientale Strategica. Ma Legambiente non ci sta.

"Secondo noi si tratta dell’ennesimo sfregio inferto al territorio comunale - scrivono -. Non basta il nuovo quartiere che sta sorgendo tra Ospiate e Baranzate, con inclusa la realizzazione di strutture per anziani e forse asilo nido a poche centinaia di metri da un centro di interesse rilevante per la sua pericolosità (lo stabilimento chimico Solvay), non basta la completa cementificazione della zona di Madonna in Campagna, non basta il progetto di recupero dell’area ex Ceruti con 10 nuovi palazzi e un supermercato. Pare proprio che l’amministrazione non riesca (o non voglia?) liberarsi dal pesante fardello (o debito?) di scelte ereditate da una pianificazione urbanistica vecchia di oltre trent’anni, che volevano far espandere la nostra città in direzione ovest- est".

Secondo gli ambientalisti quel tipo di sviluppo urbanistico ora è superato, Bollate ha bisogno di più verde e di zero consumo del suolo. C’è bisogno di agire con politiche urbanistiche e sociali che non seguano criteri solo economici", aggiungono. E così prima che sia troppo tardi, prima che l’iter si concluda con l’approvazione del progetto per l’insediamento del Data Center Legambiente alza la voce e chiede ai cittadini bollatesi, soprattutto delle due frazioni coinvolte, di far sentire la propria voce, gridando un bel no. In che modo? Ad esempio scrivendo alla all’Ufficio Urbanistica (urbanistica@comune.bollate.mi.it) una mail che recita "Diciamo no al Data Center". "Questa potrebbe essere una forma del tutto legittima per far sentire la propria voce - conclude Legambiente -. Fermiamo insieme questa ulteriore deriva cementizia. La Bollate del futuro si merita un volto profondamente diverso di città".