
Si chiama “NextBuild Living Lab“ ed è un edificio del Politecnico di Milano - all’interno del campus Leonardo - che...
Si chiama “NextBuild Living Lab“ ed è un edificio del Politecnico di Milano - all’interno del campus Leonardo - che è stato trasformato in laboratorio vivente: qui l’ambiente costruito viene analizzato, monitorato e migliorato in tempo reale. È stato inaugurato ieri alla presenza del prorettore vicario Emilio Faroldi e di Stefano Capolongo, direttore del dipartimento Abc. L’edificio stesso è uno strumento scientifico con sensori ambientali che misurano all’interno e all’esterno qualità dell’aria, temperatura, umidità, occupazione degli spazi e consumi energetici. Un gemello digitale dell’edificio replica virtualmente gli ambienti e consente simulazioni avanzate. "Non inauguriamo un laboratorio, ma un modello per affrontare i grandi temi della sostenibilità urbana, dell’efficienza energetica, della sicurezza degli edifici e della resilienza sociale. La ricerca che nasce da ambienti come questo è una risorsa per l’università, la città e il territorio", sottolinea la rettrice Donatella Sciuto.
"Oggi non basta più progettare edifici ad alte prestazioni. Dobbiamo costruire spazi capaci di dialogare con chi li vive, e che sappiano adattarsi ai bisogni reali delle persone. Il NextBuild Living Lab nasce per questo: trasformare gli utenti in attori del cambiamento, al centro della progettazione e della gestione degli ambienti", aggiunge Capolongo. Ci sono sensori che rilevano l’anidride carbonica e con un sistema “smart pop-up” invitano ad arieggiare la stanza. C’è l’UX Lab, al primo piano, che studia il rapporto tra ambiente e individuo anche a livello fisiologico e cognitivo. Il NextBuild Living Lab coinvolge oltre 15 laboratori e sarà realizzata una struttura modulare itinerante, per replicare il modello in altri contesti urbani e ambientali.