REDAZIONE MILANO

Le storie di Barbapedana E la lettera di Don Lisander

Il libro di Agnesi, documenti e tracce per riscoprire la Paullo di un tempo

Le storie di Barbapedana E la lettera di Don Lisander

Mappe, fotografie, luoghi e personaggi da riscoprire. C’è un attento lavoro di scandaglio di archivi e documenti dietro il volume "Ottocento paullese", ultima fatica di Antonio Agnesi, ex direttore di banca appassionato di storia locale. Il libro, stampato in 500 copie dal Comune e disponibile all’Ufficio anagrafe, è un excursus sulla Paullo del tempo che fu, dove non mancano aneddoti e curiosità. Come, ad esempio, la storia del Barbapedana, al secolo Enrico Molaschi, noto cantastorie milanese, originario di Paullo. Classe 1823, "di professione ciabattino, aveva imparato a suonare la chitarra e se la cavava gran bene. Girava per le osterie, intrattenendo i clienti - racconta Agnesi -. Trasferitosi a Milano, conquistò una certa popolarità, tanto che i nobili se lo contendevano e la regina Margherita di Savoia lo invitò ad esibirsi alla Villa Reale di Monza. Una delle sue canzoni più celebri, El Piscinin, veniva riprodotta ancora nella discografia degli anni Sessanta, fra i brani del repertorio popolare". Tra i documenti raccolti dall’autore c’è anche una lettera autografa che Alessandro Manzoni scrisse al Regio commissario distrettuale, di stanza a Paullo, il 25 gennaio 1843.

"Il celebre scrittore era proprietario di un fondo, ereditato dalla madre Giulia Beccaria, a Mulazzano, uno dei 29 Comuni appartenenti al distretto di Paullo - spiega l’esperto -. Poiché si rendevano necessari alcuni lavori di sistemazione degli argini del Sillaro, roggia che alimentava i campi di quella zona, nella lettera Manzoni si smarca dalle spese che l’intervento di manutenzione avrebbe comportato, dichiarando di non essere fra gli utilizzatori delle acque di quel cavo. Dal punto di vista storico il documento non ha forse una grande rilevanza, ma testimonia un qualche legame tra il noto romanziere e il nostro territorio". Altra curiosità, la simpatica rivalità tra i paullesi e gli abitanti della vicina Zelo Buon Persico. I primi erano chiamati dai secondi "beccamorti" (all’epoca Paullo aveva ben tre cimiteri sul proprio territorio), mentre i paullesi avevano affibbiato ai vicini di casa il titolo di "pescaluna" (si narrava che un abitante di Zelo avesse cercato di pescare la luna da un pozzo). Già autore di "Paullo…ieri", uscito nel 2000, Antonio Agnesi è anche ideatore di due racconti di taglio storico, "La Milano-Taranto" e "Il tabarro", presentati in piazza della Libertà nell’ambito della rassegna "C’era una volta Paullo". A.Z.