MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Le elezioni suppletive Cappato: io intercettato dai servizi di sicurezza Il Governo smentisce

Il tesoriere dell’associazione Coscioni candidato nel seggio di Monza: "La premier Meloni verifichi se sono sotto controllo con Trojan e cimici. Il sottosegretario Mantovano: "Escludo la cosa nel modo più assoluto".

Le elezioni suppletive Cappato: io intercettato dai servizi di sicurezza Il Governo smentisce

di Massimiliano Mingoia

Marco Cappato intercettato dai servizi di sicurezza. Il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e candidato alle suppletive del 22 e 23 ottobre a Monza per il seggio del Senato che fu di Silvio Berlusconi, in un video social, denuncia di essere spiato illegalmente dagli 007 e apre un caso politico di livello nazionale: "Chiedo formalmente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di verificare se corrisponda al vero l’informazione a me giunta anonimamente che dal febbraio 2023 sarei sottoposto a captazione informatica del telefono, cioè intercettazione permanente e totale, attraverso Trojan di Stato e che siano in corso intercettazioni con microcimici nelle mie sedi abituali di lavoro e di vita dal marzo di quest’anno". Secondo il politico radicale, "il monitoraggio sarebbe ad opera dell’Agenzia informazioni e sicurezza, Aisi, su richiesta del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Repubblica, Dis, autorità delegata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri". Le intercettazioni sarebbero state disposte "per eventuali ipotesi di contestazione del reato di associazione sovversiva ed eventuali reati riscontrati in fase di indagine".

Un’accusa gravissima che non cade nel vuoto. Cappato si rivolge direttamente alla Meloni, ma dal Governo a replicare è uno dei principali collaboratori della premier a Palazzo Chigi, cioè il sottosegretario Alfredo Mantovano, che esclude "nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti dell’onorevole Marco Cappato". Il candidato alle suppletive replica sostenendo che si tratta di una fonte che ritiene "credibile e affidabile", ma che vuole "rimanere tutelata quindi anonima" e aggiunge che "non ho ancora prove altrimenti non avrei fatto una domanda al presidente del Consiglio. Io ho chiesto un impegno al Governo, la presa di posizione è arrivata da parte del sottosegretario Alfredo Mantovano. Per ora è semplicemente la mia convinzione che si contrappone a una dichiarazione tassativa emessa a nome del Governo e rispetto a questo non posso che prendere atto della risposta, poi vedremo". Intanto scoppia la polemica. Per +Europa Riccardo Magi e Benedetto della Vedova hanno già depositato "un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia e alla Presidenza del Consiglio". E anche da Azione Enrico Costa assicura che presenterà "un’interrogazione urgente a Meloni, perché confermi o smentisca le affermazioni di Cappato".

Cateno De Luca, in maniera ironica, fa una insinuazione: che quella di Marco Cappato potrebbe essere una "goffa strategia" consigliata da Carlo Calenda. Il leader di Sud chiama nord, sindaco di Taormina e oggi candidato alle suppletive del collegio di Monza e Brianza, ha affermato: "Cosa non si fa per attirare l’attenzione in campagna elettorale. Capisco che la mia candidatura ha suscitato stupore e messo paura a Cappato, ma da qui a spararla così grossa ce ne vuole".