"Le elezioni sono democrazia"

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"Viva le elezioni, viva la democrazia", scriveva nei giorni scorsi don Roberto Davanzo in una lettera aperta alla città. Un appello contro l’astensionismo quello del decano sestese. "A tutti è domandato di sentirci corresponsabili della salute delle istituzioni della società civile e di esprimerci sugli avvenimenti che interessano i cittadini. E possiamodobbiamo farlo attraverso il voto che - lo sappiamo bene - non è stata conquista facile e indolore e che rinunciare al quale può essere configurato per un cristiano in termini di ‘peccato’". Di "profondo spessore civico", di "impegno politico e sociale" e carità sociale per aiutare i più fragile ha parlato don Davanzo. "La tornata elettorale ci consente (e un po’ ci impone) una riflessione sul significato che uno sguardo di fede conferisce all’impegno di amministrare la cosa pubblica, specie quando ci si riferisce a comuni piccoli o medio-grandi". Da un lato c’è la politica di prossimità. "È in questi ambiti che un sindaco, un assessore, un consigliere comunale acquistano una preziosa visibilità agli occhi dei cittadini. Smettono di essere volti riprodotti nei manifesti elettorali e diventano interlocutori diretti". Dall’altro lo spettro della mancanza di figure e dell’astensionismo. "Da più parti viene però segnalata una certa disaffezione, una vera e propria ‘crisi vocazionale’ nel reperire figure disponibili ad assumere questi ruoli". Nell’ambito delle celebrazioni per San Giovanni Battista, il decanato si prepara ad altre due iniziative. Quest’anno la tradizionale "Lettera alla città" sarà presentata pubblicamente giovedì alle 21 alla parrocchia di via Fogagnolo.

La.La.

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