Lavori in farmacia, polemica in aula

Il consiglio comunale di Pantigliate discute delle modifiche al contratto di affidamento dei lavori di riqualificazione e gestione della farmacia comunale alla società Farcom. L'opposizione solleva dubbi sul canone di concessione e i costi riportati nei documenti.

Lavori in farmacia, polemica in aula

Lavori in farmacia, polemica in aula

Botta e risposta in consiglio comunale fra maggioranza e opposizione sulle modifiche al contratto di affidamento dei lavori di riqualificazione e gestione del servizio di farmacia comunale alla società Farcom, a cui è affidata la gestione dal 2016 in un locale in affitto e a cui è stato affidato l’incarico della ristrutturazione del vecchio municipio per trasferirvi il servizio. "L’Amministrazione - ha dichiarato il sindaco Franco Abate - persegue da anni l’obiettivo di dare compimento alla ristrutturazione dell’ex palazzo comunale, una meta che avremmo già realizzato se non avessimo dovuto scontrarci con difficoltà imprevedibili, dalla pandemia agli aumenti esponenziali dei prezzi dei materiali per l’edilizia. Per non vanificare gli sforzi di anni siamo qui con una nuova delibera, che mette a terra una soluzione concreta per arrivare all’obiettivo di riconsegnare ai cittadini un bene riqualificato, che vedrà il completo rifacimento della struttura esterna, tetti, facciate e il piano terra, rendendone immediatamente utilizzabili gli spazi. L’approccio pratico finalizzato al raggiungimento di questo scopo ci ha spinto a ricalibrare i lavori rinviando a un successivo momento la riqualificazione del primo piano". Affermazioni che, seppure ritenute condivisibili dai gruppi di opposizione Pantigliate al Centro e Vivere Pantigliate, non hanno dissipato i dubbi sollevati dai banchi della minoranza.

"Fino al 2023 - ha puntualizzato il consigliere Lorenzo Miglioli - Farcom ha versato al Comune 20mila euro all’anno come canone di concessione. Dai documenti presentati sembrerebbe che dal 2024, fino al termine della concessione nel 2041, il canone verrà azzerato. Inoltre, nel piano economico finanziario redatto da Farcom, è riportato che la farmacia dovrà pagare alla società un affitto per un totale di 525 mila euro da qui al 2041. Perché dobbiamo pagare a Farcom l’utilizzo di un bene di nostra proprietà? Infine, non meno importante, i documenti allegati alla delibera che sono stati redatti dagli uffici comunali per valutare la bontà dell’investimento e i costi della riqualificazione riportano una cifra stimata di 394mila euro, mentre nel piano economico consegnato da Farcom la cifra riportata è di 790mila euro. Perché questa discrepanza? A queste domande, che riflettono reali preoccupazioni, non abbiamo ricevuto risposta".

Valeria Giacomello