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Lauree in materie scientifiche, Politecnico di Milano lancia 'Le ragazze possono 2'

Tra le novità di questa edizione un servizio di consulenza mirata, l’attenzione alle giovanissime e alle potenziali startupper

Il Politecnico di Milano

Mialno, 7 marzo 2016 - Sta per partire la seconda fase del progetto “Le ragazze possono” con iniziative per sensibilizzare e incoraggiare le ragazze alla scelta consapevole di lauree Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Tra le novità di questa edizione un servizio di consulenza mirata, l’attenzione alle giovanissime e alle potenziali startupper.

Il progetto è realizzato nell'ambito dell'iniziativa regionale “Progettare la Parità in Lombardia – 2015” ed è guidato da AIDIA (Associazione Nazionale Donne Ingegneri e Architetti) insieme a Politecnico di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, Ingegneria senza Frontiere, PoliHub e Liberamente Onlus. “Le ragazze possono 2” è stato selezionato dal Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) all’interno del programma “Le studentesse vogliono contare – Il mese delle Stem”, che si svolge dall’8 marzo all’8 aprile 2016 in tutta Italia (noisiamopari.it) per promuovere la scienza e l’innovazione nelle scuole tra le ragazze e i ragazzi, oltre gli stereotipi di genere.

Partendo dall’esperienza della prima fase, iniziata nel 2014, "Le ragazze possono 2" intende proseguire rivolgendosi, non solo alle studentesse dell’università o delle scuole superiori, ma anche a chi deve ancora scegliere l’indirizzo di studi superiori con lo scopo di aiutare le ragazze a considerare anche le lauree Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Tra le novità di questa nuova edizione ci sono: l’avvio di uno sportello di mentoring, l’attenzione alla creazione d’impresa e il coinvolgimento delle giovanissime (10-14) attraverso dei focus group. Lo sportello si rivolgerà alle studentesse e alle neo laureate di ingegneria e verrà aperto presso l’Ordine degli Ingegneri per orientare, motivare e supportare nella scelta e sviluppo della carriere. PoliHub, l’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, aiuterà invece le ragazze ad approfondire il tema della creazione d’impresa, con un’attenzione speciale alle startup innovative. Il coinvolgimento delle giovanissime passerà attraverso focus group con insegnanti delle medie e delle superiori e con incontri nelle scuole in cui, grazie anche alla distribuzione di questionari, sarà possibile una valutazione mirata del fenomeno. Sono inoltre previsti una serie di incontri ai quali parteciperanno donne che hanno raggiunto ruoli chiave nel mondo del lavoro e nella società civile: modelli positivi o semplicemente testimonianze che possano fornire alle ragazze stimoli e strumenti per valutare il proprio cammino di vita professionale.

Il primo appuntamento, dal titolo “Ingegneria aerospaziale e Ict - Il futuro del futurno: dove saremo", è programmato per mercoledì 9 marzo, ore 15.30 – 17 (Politecnico di Milano, Aula Magna).  Gli altri tre incontri sono previsti il 19 maggio “Cooperare attraverso le materie scientifiche”, il 16 giugno “Imprenditoria femminile – Come diventare startupper” e il 29 settembre “Architettura e stampa 3D. Come crearsi le competenze”. 

“La percentuale di ragazze laureate in ingegneria al Politecnico di Milano è passata dal 23,1% del 2010 al 28,6% del 2014. Un significativo miglioramento, ma c’è ancora molto da fare – ha sottolineato Donatella Sciuto prorettore dello stesso Ateneo – partendo soprattutto dalle scuole medie dove il gap della differenza di genere si allarga parallelamente al crescere dell’età. Occorre quindi lavorare su come le materie scientifiche vengono trasmesse alle ragazze agendo sui metodi di insegnamento oltre che sulla fiducia nelle proprie capacità”. “Aidia promuove da 60 anni il ruolo della donna ingegnere e architetto – ha affermato Luisa Cecilia Velardi, Presidente Aidia sezione Milano - Quando siamo nate le donne in questi campi erano delle eccezioni mentre ora rappresentano una realtà affermata. Il nostro scopo oggi è rafforzare il nostro ruolo nel mondo del lavoro, per aumentare la presenza femminile nei luoghi dove si prendono le decisioni, dove si progetta e dove si ricerca. Per dare maggiori opportunità alle donne ma anche perché il loro sapere tecnico e un suo migliore utilizzo rappresenta un valore per la società”. “Fondazione Politecnico è molto orgogliosa di essere partner di un progetto che vuole combattere gli stereotipi che ancora esistono nei confronti delle donne impegnate in materie scientifiche – ha concluso Manuela Pizzagalli Responsabile Progetti Innovazione FPM.  Attraverso momenti di incontro e dibattito  si vuole riflettere e mostrare alle studentesse come ingegneri donne possano realizzarsi con successo,  coniugando le capacità tecnico-scientifiche con la creatività e il problem solving tipico del genere femminile”.