Ancora qualche giorno di vacanza per la rhodense Laura Paris, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi con le Farfalle.
Tra pochi giorni compirai 22 anni, quando hai iniziato a praticare ginnastica ritmica?
"Ho iniziato tardi, a 9 anni, prima a Rho poi a Legnano. Nel 2017 ho partecipato a un colleggiale estivo con la Nazionale e nel 2018 sono entrata definitivamente a farne parte".
Quali sono le differenze nel gareggiare da sola o in gruppo? "È completamente diverso. Quando sei da sola in pedana, nel bene e nel male gestisci tu, mentre quando sono con le altre 4 ragazze si riesce magari “a coprire” un piccolo errore".
Come ti trovi con le ragazze della tua squadra?
"Sono con loro dal 2018 e sono la più piccola. La nostra fortuna è che andiamo d’accordo dentro e fuori dalla pedana e questo ci aiuta molto, siamo unite. Andiamo da diversi anni in vacanza tutte insieme e quest’anno per la prima volta siamo andate anche con i nostri rispettivi fidanzati". Raccontaci una tua giornata tipo.
"Ci alleniamo a Desio e le giornate sono impegnative. Sveglia alle 7 e allenamenti dalle 8 al break di pranzo e poi ancora allenamenti fino al tardo pomeriggio. Abbiamo libera la domenica e una mezza giornata. La sera siamo stanche, difficilmente usciamo. Quando succede mi piace andare al cinema e ai concerti". Perché la ginnastica ritmica e non ad esempio il ciclismo, sport di cui papà è stato un campione?
"Il ciclismo non mi è mai passato per la testa. Mia sorella più grande di tre anni praticava ginnastica ma io non volevo seguirla. Alla fine tra nuoto, danza e pattinaggio... ho scelto ginnastica ritmica".
Cosa ti è rimasto di Parigi?
"È stato tutto bello in generale, i clima, l’atmosfera. È stata la mia prima Olimpiade, mentre per le mie compagne la seconda o la terza. Mi hanno detto che le emozioni di salire su quella pedana sarebbero state indescrivibili. Avevano ragione".
Ora cosi ti aspetta?
"A metà settembre riprendiamo ad allenarci. Dopo l’Olimpiade cambieremo i tipi di esercizi, 5 cerchi e palla e avremo nuovi codici di difficoltà".
Come ti trovi a Rho, le persone ti riconoscono?
"Quando torno a Rho, sto con la mia famiglia e non esco molto. Quando capita però si, mi riconoscono e mi fa piacere. Vorrei ringraziare la mia famiglia, l’aeronautica militare per le possibilità di vivere questo sogno. La nostra medaglia la dedichiamo alla nostra allenatrice, anche lei di Rho, Emanuela Maccarani, che è stata sempre presente agli allenamenti e fino all’ultimo secondo di gara. Ringrazio anche il Comune di Rho e la Giunta per i complimenti ricevuti", conclude Laura Paris.