Milano - Si chiamava Laura Amato, 54 anni, una delle due donne morte nell'incidente avvenuto tra venerdì e sabato alla barriera di Milano-Ghisolfa sull'autostrada A4. La donna era a bordo della sua Lancia Ypsilon quando è stata centrata, intorno alle 2.30, da un'altra auto mentre era ferma al casello per ritirare il biglietto. Stava rientrando a casa, insieme a un'amica, dopo la festa per il suo compleanno a Milano.
Laura lavorava da 5 anni come operatrice socio sanitaria all'ospedale Macedonio Melloni di Milano che fa parte dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco. Lascia un figlio. I suoi colleghi l'hanno salutata sui social: "Non possiamo che ricordarti sempre sorridente" e stanno pensando a un momento di ricordo in ospedale. In tanti su Facebook hanno voluto lasciare un ricordo della vittima, con parole di elogio per la sua umanità con i pazienti: "Non posso ancora crederci - scrive un uomo - curava la mia mamma al Trivulzio. Era una donna in gamba, molto umana e dolcissima con gli anziani".
La Lancia Ypsilon sulla quale viaggiavano le due donne è stata tamponata da un'altra macchina, una Lancia Musa, piombata a tutta velocità sul casello. Il conducente, un cittadino italo-marocchino di 39 anni con doppia nazionalità e doppia patente, è rimasto ferito ed è stato trasportato, in codice giallo, all'ospedale San Carlo. A quanto emerso una volta estratto dalle lamiere, gli sarebbe stato trovato al polso un braccialetto di quelli adoperati negli ospedali al Pronto soccorso.
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