L’assistenza ai minori con disabilità. "Trovati i fondi per annullare i tagli"

Regione consente alle Ats di fare ricorso a risorse straordinare per garantire a bambini e adolescenti tutte le ore di servizi e attività domiciliari alle quali hanno diritto: da aprile si era abbattuta una scure.

L’assistenza ai minori con disabilità  "Trovati i fondi per annullare i tagli"

L’assistenza ai minori con disabilità "Trovati i fondi per annullare i tagli"

La soluzione è stata individuata. Formalmente occorre una delibera della Giunta regionale perché sia attuata e, assicurano dall’assessorato regionale a Famiglia e Disabilità, tale delibera sarà approvata entro la fine del mese in corso. Ma già ieri alcune famiglie hanno ricevuto la notizia che attendevano, quella dell’azzeramento dei tagli alle ore di assistenza domiciliare alle quali hanno diritto i loro figli e, con essi, tutti i minori con disabilità gravissima.

Il riferimento è a quanto riportato su queste pagine il 7 maggio scorso, 6 giorni fa, su segnalazione di Fortunato Nicoletti, vicepresidente dell’organizzazione di volontariato “Nessuno è Escluso“: alcune famiglie si sono viste ridurre il monte ore non solo senza alcun preavviso che potesse dare modo di riorganizzarsi ma anche senza alcuna comunicazione scritta. In particolare avevamo raccontato quanto accaduto a Laura, madre di una bambina di 6 anni con disabilità gravissima: in questo caso il taglio è stato del 36%, da 22 a 14 ore settimanali. Ed era stato immediato. "Ma noi – aveva sottolineato questa madre – non possiamo arruolare la prima baby sitter che capita, i nostri figli hanno bisogno di persone formate". Quando Laura ha chiesto delucidazioni alla ASST di Pavia, quella competente per il territorio in cui risiede, le è stato risposto che la riduzione del servizio era dovuta alla mancanza delle risorse necessarie a garantirne la copertura e la prosecuzione fino a giugno. Una motivazione confermata a Il Giorno dall’assessorato regionale a Famiglia e Disabilità.

Contestualmente dallo stesso assessorato hanno fatto sapere che era già in programma un incontro con la Direzione Welfare per risolvere il problema della mancanza di fondi e, quindi, del taglio improvviso delle ore di assistenza domiciliare ai minori con disabilità, in barba – meglio evidenziarlo – a quanto previsto dal progetto individuale concordato dalle famiglie con le stesse autorità sanitarie e gli enti accreditati per la B1. In barba ad un documento ufficiale, per capirsi. Nel frattempo in Consiglio regionale era approdata un’interrogazione firmata da Patrizia Baffi, consigliera di Fratelli d’Italia nonché presidente della Commissione Sanità del Pirellone, mentre Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd, aveva preventivamente chiesto spiegazioni scrivendo all’assessorato. L’incontro si è tenuto e la soluzione si è trovata: è stato consentito alle Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di utilizzare le risorse residue del Fondo Sociale Regionale (FSR) per garantire la continuità dell’assistenza domiciliare e annullare i tagli.

Nel dettaglio, ecco la risposta inviata dall’assessorato: "Dagli approfondimenti condotti dagli uffici è emersa l’assoluta necessità di garantire la continuità, per l’esercizio in corso, delle prese in carico con il voucher della misura B1. Le ATS potranno utilizzare le risorse residue del Fondo Sociale Regionale – quindi le risorse riferite alle annualità precedenti al 2023 – per garantire la presa in carico delle persone e ripristinare le progettualità rimodulate nell’ambito dell’erogazione dei voucher sociosanitari. È stata verificata la disponibilità di risorse sufficienti ed è stato comunicato alle ATS che sarà possibile utilizzare tali fondi, al fine di garantire la continuità della presa in carico". L’indicazione politica è chiara, ora deve essere messa nera su bianco in una delibera della Giunta regionale che dovrebbe arrivare nell’ultima settimana di maggio, probabilimente lunedì 22. Ma, come detto, in alcuni casi, tra i quali rientra anche quello di Laura, gli enti accreditati per la B1 hanno comunicato già ieri alle famiglie l’immediato ripristino delle ore che erano state tagliate. Laura può contare di nuovo sulle 22 ore settimanali alle quali ha diritto sua figlia.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro