L’appello a Sala e Fontana: “Al corteo del 25 Aprile di Milano portiamo le bandiere della Nato”

Gruppo Misto, Radicali ed esperti militari ricordano il contributo dagli Usa per la Liberazione e per la difesa dell’Ucraina “aggredita da un ex agente segreto Urss”

Un'immagine del corteo della Liberazione nel 2022 a Milano

Un'immagine del corteo della Liberazione nel 2022 a Milano

Milano - “Chiediamo a tutti i partiti di partecipare al corteo del 25 aprile a Milano e alle celebrazioni nel resto d’Italia portando oltre al loro simbolo la bandiera della Nato e almeno una bandiera degli Alleati“. E’ l’appello di Giampaolo Berni Ferretti, capogruppo del Gruppo Misto al Municipio 1 di Milano, Roberto Casalone, analista e storico militare e Gianni Rubagotti, segretario dell’Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan. "Noi al momento ci stiamo organizzando per portare le bandiere USA, del Regno Unito, dell’Australia e del Sudafrica, al Sindaco Giuseppe Sala anche in quanto sindaco metropolitano, alla Presidente del Municipio 7 e al Presidente della Regione Attilio Fontana.

“L’Italia - continua la lettera - nel 1945 si è liberata del regime nazifascista accedendo a libertà imperfette ma esponenzialmente superiori a quelle concesse da Mussolini. Lo ha potuto fare perché, come ci ricorda il Milan War Cemetery nel parco Aniasi a Milano, molti giovani di paesi, anche lontanissimi dal nostro, hanno donato la vita non per sostituire i nostri carcerieri ma per aprire le porte della cella in cui il fascismo aveva rinchiuso l’intera nazione. Dove i liberatori sono stati altri, come nella Europa orientale, ai lager nazisti si sono sostituiti i gulag sovietici e la vera liberazione è stata rimandata al crollo dell’Unione Sovietica, 40 anni dopo.“

Poi un accenno alla crisi in Ucraina: “Oggi, guarda caso, l’Europa ripiomba in guerra a causa di un ex agente dei servizi segreti dell’Urss che è di fatto il dittatore di quel che resta dell’Impero di Stalin, chi sono i veri baluardi della nostra libertà? Ancora una volta Londra e Washington sopperiscono a un’Europa spesso lenta e indecisa e che aveva dato troppo credito a Putin anche dopo l’invasione della Crimea non contenta di aver visto il massacro prima del popolo ceceno e poi le operazioni imperialiste di Mosca in altri stati ex-sovietici, in Siria e in Africa“.

Di qui l’annuncio: “Ecco perché il pomeriggio saremo al corteo del 25 aprile con le bandiere del mondo libero per ricordare la Liberazione e i Liberatori e per chiedere la Liberazione di chi ancora la aspetta nel mondo“.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro